Bullismo: servono progetti. Intervento di Carlo Iannace al Campeggio Zauli

Rassegna stampa

Si è tenuto qualche giorno fa, presso il campeggio Zauli di Bagnoli Irpino, un incontro con i ragazzi del campo scuola estivo, tappa della campagna del Corecom Campania contro il bullismo ed i cyberbullismo “Scuola senza bulli”. Oltre al presidente del Corecom Campania Domenico Falco, che ha sottolineato quanto sia importante agire concretamente a partire dall’informazione ai ragazzi e famiglie per contrastare un fenomeno sempre più drammatico, è intervenuto il consigliere regionale della Campania Carlo Iannace.

“Bullismo e cyberbullismo – ha spiegato Iannace – sono fenomeni sempre più dilaganti non solo nei grandi centri ma anche nelle aree interne e vanno indagati perché difficile da percepire, soprattutto in rete e sui social, dove si presentano in forma più sottile. La Regione Campania ha approvato una legge per dare risposte a tali fenomeni, supportando iniziative che danno vita a esperienze di condivisione, perché le forme di violenza vanno intercettate in particolare attraverso la scuola e i servizi come questo campo estivo che aiuta i ragazzi a stare insieme e a confrontarsi. I momenti di aggregazione, come lo sport, permettono ai giovani di conoscere altro, di aprirsi ad ogni diversità e al rispetto”.

Durante il confronto con i giovani di diverse età del campeggio Zauli, Iannace ha ascoltato le loro idee in merito alle forme di discriminazione che danno vita ad atti di bullismo che spesso si trasferiscono in rete, spiegando loro che bisogna stare attenti ai contenuti che si mettono sul web. Poi ha aggiunto: “Bisogna lavorare sia sulla figura della vittima che su quella dell’aggressore anche attraverso iniziative come quelle sostenute dalla Regione Campania con il bando per il piano di interventi e azioni per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, che mette a disposizione risorse pari a 200 mila euro destinate a finanziare progetti di sensibilizzazione a tali tematiche, di educazione all’uso consapevole di internet e di promozione della cultura dello sport giovanile come strumento per prevenire e ridurre i fenomeni di prevaricazione e discriminazione”.

Irpinianews – Quotidiano del Sud

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