In prospettiva della tragica ricorrenza del terremoto del 1980

di Angelo Capone

Nel Friuli del 76 due scosse forti. Dopo la prima, muratori per eccellenza i friulani, cominciarono subito a ristrutturare, ricostruire, senza attendere leggi e leggine. Dopo poco venne la seconda scossa e ricadde tutto. Capirono e, invece di fare le case, subito, con fondi statali fecero fabbriche, fabbrichette, opifici… e aspettarono, nelle casette in legno, le Nuove Normative per ristrutturare e ricostruire i propri centri storici, le proprie case, nel rispetto della storia, dell’architettura, dell’urbanistica e delle tradizioni. Ora Gemona e dintorni veri gioielli rinati. Innescarono, con le fabbriche in primis, il miracolo economico del Nord-Est.

In Irpinia tutti abbiamo visto come sono andate le cose. Abbiamo ricostruito, almeno i fortunati, spesso in cemento armato e poi stiamo scoprendo che il c.a. non è durevole e che, se non ben protetto, è proprio a scadenza. Le nostre fabbriche, cosiddette di montagna, sono rimaste sulla carta o vuote, a degradarsi, dopo i falsi fallimenti di tanti falsi imprenditori, (con tanti settentrionali, gli stessi che inviavano i rifiuti tossici nella terra dei fuochi e delle discariche della camorra), e la politica politicante polidirezionale, seducente e permeabile. Tante maniglie d’oro, stucchi e pitture abbellenti (in aree distali che non c’entravano niente con i danni veri) e nessun intervento strutturale di prevenzione.

I nostri giovani sperimentano disoccupazione e nuovo esodo con moderni trolley che hanno sostituito le valige di cartone dei padri e dei nonni.

L’Ofantina Bis, in caso di sisma, su tracciato in corposo rilevato, a Volturara Irpina, a sua volta su sabbie liquefacibili in falda acquifera, sarà impercorribile per sprofondamenti, avvallamenti, smottamenti, grossi scalini etc… e perciò restano solo vecchie strade (ma anch’esse con quali frane, scortecciamenti, rotolii di massi, prismi litoidi?) ed elicotteri per portare i soccorsi.

Le Chiese, con le enormi navate e campate obbligate, saranno le prime a ricadere se non saranno munite tutte di ISOLATORI SISMICI BASALI e, a luoghi, in epicentro, con più forti accelerazioni e nocive OndeP , in coniugazione con onde S a seguire, comunque ci saranno seri rischi. Il cemento armato (di scuole, ospedali, caserme, abitazioni…) in via di degradazione/corrosione come si comporterà? Non saranno tremila ma…bisogna stimare. Ho l’impressione che siamo punto e daccapo. Servono idee chiare, studi finalizzati “specialistici” interdisciplinari, microzonazioni micro-micro, tanta onestà intellettuale, e non solo, e i tanti soldi necessari per fare quello che,( in venti-trenta anni), serve, per integrare studi, per mitigare, per mettere in sicurezza, per evitare ulteriori stragi all’ Italia e all’ Europa che è parte in causa per la salvaguardia di un patrimonio comune,( in buona parte dell’Umanità) ambientale, urbanistico, archeologico, artistico e culturale .
Il problema terremoti / geosismico, come pure e ancor più quello della messa in sicurezza idrogeologica-idraulica-geostatica/geodinamica (frane, colate di detriti e/o fangose, alluvioni, esondazioni…) del TERRITORIO, è cosa seria per la vita in primis e per l’economia in prospettiva ( se non si vuole che nel tempo servano montagne di soldi per le emergenze lasciate alle generazioni future) e, quindi, ripeto, la messa in sicurezza è fonte di grande risparmio nel tempo, se si agirà con prevenzione mirata, secondo le priorità scaglionate in rapporto ai gradi di rischio. Ci vuole una presa di coscienza generale e una politica fatta da STATISTI illuminati e capaci di organizzare (forse “imporre” supplicare) il consenso intorno al bene comune fuori da affarismi, intrallazzi lottizzatori, collusioni e mafie condizionanti.

Da esterno, penso che i 5Stelle, preso atto di quanto è sotto gli occhi di tutti noi e del mondo (e, in prospettiva, per SISMICITA’ e CAMBIAMENTI CLIMATICI), a caldo, contestualmente a questi disastri (con alberi assassini sopravento, tetti divelti, spiagge erose, porti allagati da onde altissime per vento o maremoti, ponti giù, autostrade con viadotti in degrado, fiumi in esondazione, siccità, aridità, desertificazioni e migrazioni indotte…), possano RIPOSIZIONARSI (viste anche le difficoltà di governo che non sono poche), e proporre subito (con buona pace dei popcorn), un GOVERNO di SOMMA URGENZA ai Partiti, alla TroiKa, alle Banche e all’ Europa Politica, con a centro QUESTI TEMI PORTANTI e tutti QUELLI INDOTTI E CORRELATI, con chi ci sta, e uscire, così, dalle secche e dai ricatti di spread , incomprensioni, divisioni e quant’altro.

SUBITO, prima delle Elezioni Europee, su questi temi eminentemente concreti (coinvolgendo anche i migranti nell’azione di risanamento del territorio secondo una sorta di servizio civile compensativo dell’accoglienza), riguardanti tutti, e improcrastinabili per la stessa EUROPA (nella certezza che non può fare a meno dell’ITALIA), che strategicamente risulta ancora più importante del passato e, perciò, degna di essere rafforzata e migliorata per le esigenze comunitarie di pace e di cultura condivisa, di economia e mutualità, secondo una cultura cattolica comune e con profonde radici in quelle classiche.


Foto augurante: Aurora/Alba su NUSCO

Alba su Nusco e in particolare sulla Fiorentina/Ramatico, dove è giunta la frattura della principale direttrice sismogenetica (LAVIANO-LIONI e non solo) che ha generato il sisma del 23 nov 80.

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