Seggiovie, sarà la volta buona? Intervista al progettista Massimiliano Rogata

di Andrea Maglio

PREMESSA – Il titolo di apertura di questo numero del giornalino è una domanda frequente fra i bagnolesi e gli amanti del Laceno. Nelle ultime settimane in materia si sono espressi il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola e il Sindaco di Nusco, Ciriaco De Mita, deus ex machina dell’Alta valle del Calore. Sembra che alla fine la Regione erogherà il famigerato contributo. Si parla di cifre monstre per una piccola realtà qual è quella di Bagnoli. Una prima trance di 12 milioni di euro per la realizzazione di nuovi impianti più altri 10 milioni di euro per riqualificare tutta l’area. Per ora il “progetto seggiovie” è soltanto su carta e dalle colonne di questo giornalino l’ing. Rogata ci illustra quali saranno gli interventi e le novità rispetto ai vecchi impianti. Speriamo sia davvero la volta buona. Nel frattempo vi auguro buona lettura e buona festa dell’Immacolata.

Giulio Tammaro


LACENO, SARA’ LA VOLTA BUONA??? INTERVISTA ALL’ING. MASSIMILIANO ROGATA

(di Andrea Maglio)

 

L’ingegnere Rogata illustra il “progetto seggiovie” per il Laceno.

Era il 21 maggio 2017 quando le seggiovie Settevalli e Rajamagra compivano gli ultimi giri di ruota della loro carriera. Da allora inizierà un lungo calvario giudiziario che vedrà contrapposti lo storico gestore degli impianti all’amministrazione comunale di Bagnoli Irpino. E proprio martedì 21 maggio 2019, a due anni esatti dall’ultima corsa, il comune deliberava ed approvava il progetto per la rinascita della località. Un progetto ambizioso, diviso in due step per agevolarne il finanziamento, che prevede un radicale rinnovamento per la stazione sciistica del Monte Rajamagra.

Il progettista, l’ing. Massimiliano Rogata, interpellato in merito al progetto, spiega:

“E’ evidente che l’intera offerta turistica deve essere profondamente rivista e ristrutturata, per quanto possibile non limitandosi alla semplice sostituzione degli impianti esistenti, ma prevedendo il potenziamento delle attrezzature per gli sport invernali e la promozione di quelli estivi, dando la possibilità al turista, alle famiglie e agli appassionati della montagna di sostare in loco per più di una giornata e di trovare tutti i servizi necessari ed indispensabili per una moderna stazione turistica.

Pertanto il progetto “generale” si articola attraverso una serie di azioni che prevedono:

  1. Miglioramento dell’offerta del comprensorio sciistico;
  2. Riqualificazione del patrimonio architettonico e miglioramento dei servizi esistenti;
  3. Ampliamento dei servizi offerti e destagionalizzazione di flussi turistici.

E’ chiaro che il primo passo è l’adeguamento degli impianti funiviari con la sostituzione delle seggiovie e delle sciovie esistenti, intervento necessario per rimettere in moto la stazione.”

Riassumendo il primo step, quello più sostanzioso da circa 12 milioni di euro, esso prevede fondamentalmente la sostituzione degli impianti esistenti (comprese le sciovie già dismesse da anni) e la realizzazione dei servizi necessari ai nuovi impianti, per poter subito far ripartire l’attività della stazione. I lavori prevedono una durata complessiva di 24 mesi.

Gli impianti da realizzare saranno:

  1. Seggiovia quadriposto ad ammorsamento fisso “Settevalli” (1102-1398 m slm) – sostituisce la precedente biposto con tracciato invariato;
  2. Seggiovia quadriposto ad ammorsamento fisso “Rajamagra” (1388-1648 m slm) – sostituisce la precedente biposto con tracciato invariato;
  3. Sciovia “Serroncelli” (1102-1220 m slm) – sostituisce la precedente sciovia dismessa dal 2000 con tracciato invariato;
  4. Sciovia “Cuccioli” (1399-1450 m slm) – sostituisce la precedente sciovia demolita nel 2006 con tracciato invariato;
  5. Tappeto “Campo Scuola” (1395-1409 m slm) – sostituisce il precedente tappeto su medesimo tracciato;
  6. Tappeto “Serroncelli” (1099-1124 m slm) – sostituisce la precedente manovia su medesimo

Di seguito delle cartine dove sono evidenziati gli interventi, in verde i nuovi impianti:

Il secondo step, quello di rilancio vero e proprio della località, prevede spese per circa altri 10 mln di euro, con l’ampliamento del dominio sciabile con nuovi impianti e piste.

Quest’ultimo prevede di realizzare i seguenti impianti e piste:

  1. Seggiovia biposto ad ammorsamento fisso “Nordica” (1344-1639 m slm) – nuovo tracciato sul versante Nord del Rajamagra;
  2. Sciovia “Lupi” (1520-1600 m slm) – nuovo tracciato tra le piste “Amatucci” e “Lupi”.
  3. Pista nera “Franco Giannoni” (1610-1570 m slm, lungh. 600mt) – servita dalla nuova seggiovia “Nordica”;
  4. Pista nera “Sacrestano” (1639-1344 m slm, lungh. 700mt) – servita dalla nuova seggiovia “Nordica”;
  5. Pista nera “Cinghiali” (1570-1402 m slm, lungh. 700mt) – servita dalla seggiovia “Rajamagra”, corrente sul crinale Est del Rajamgra tra la prima curva della pista “Settevalli sup.” e la partenza della sciovia “Cuccioli”.

Gli altri interventi previsti riguardano il rifacimento dei 3 rifugi a quota 1100, 1400 e 1700m slm, l’adeguamento di alcuni tratti di pista esistenti e la messa in esercizio dell’impianto d’innevamento con la realizzazione delle opere necessarie.

Di seguito una cartina che illustra la seconda parte del progetto:

Ed infine la nuova skimap della località, come sarebbe alla realizzazione dell’intero progetto:

Ingegnere, si è spesso detto che il Laceno non sia solo neve, in tal senso cosa propone il progetto per incrementare il turismo tutto l’anno?

“Siamo convinti che il Laceno possa e deve funzionare 365 giorni all’anno e non solo durante i mesi invernali con neve, fondamentali risultano tutti gli interventi finalizzati all’ampliamento dei servizi offerti ed in particolare quelli legati alla destagionalizzazione dei flussi turistici che potranno essere attivati già con il primo step relativo all’adeguamento degli impianti esistenti.”

I nuovi impianti, oltre a rendere nuovamente le piste agibili, cosa permetteranno al turista?

“Utilizzare gli impianti di risalita significherà arrivare in quota e non solo ammirare i bellissimi panorami ma anche poter scegliere tra i numerosi sentieri esistenti per fare trekking o magari mountain biking.”

Lei citava un settore in forte crescita, quello della mountain bike, dunque con la realizzazione del progetto, cosa avranno a disposizione i già numerosi bikers frequentatori del Laceno?

“Il biker, in funzione della propria abilità, deciderà se scendere attraverso le brecciate esistenti o percorrere i sentieri che già esistono nel bosco e che vanno semplicemente sistemati per la pratica della disciplina, o ancora spostarsi lungo i tratti di pista da sci opportunamente preparati con strutture in legname, oppure raggiungere i tracciati per cicloturismo già realizzati. Verrà di fatto completato il Laceno Bike Park (per qualcuno sappiamo bene realizzato!).”

Oltre la bici, quali altre attività saranno promosse dall’intervento?

“Si potrà utilizzare il parapendio con partenza da sopra la pista <le Aquile> e per i più piccoli e le famiglie allestire dei baby park e aree destinate al tubing invernale ed estivo.”

In definitiva, come riassume la pianificazione che ha portato avanti insieme all’amministrazione comunale?

“Le idee credo siano piuttosto chiare; la stazione sarà rivista in chiave moderna, ma è fondamentale adeguare gli impianti esistenti.”

Ora non resta che attendere che l’iter di finanziamento si faccia strada in Regione, e quando quest’ultimo sarà effettivamente erogato, nel giro di due anni gli impianti Lacenesi potranno tornare in attività – si spera – ancora più forti di prima.

ing. Massimiliano Rogata

Andrea Maglio

(da Fuori dalla Rete, Luglio 2019, anno XIII, n. 3)

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