Teresa Di Capua: “Le seggiovie? Una svolta per l’intero territorio”

Il Quotidiano del Sud

Il sindaco di Bagnoli: “Con questi fondi si rilancia il turismo di tutta l’Alta Irpinia. Entro due anni gli impianti di risalita torneranno in funzione”.


A poche ore dal finanziamento dia oltre 12 milioni di euro stanziato dalla Regione Campania per le seggiovie del Laceno il primo cittadino di Bagnoli Irpino, Teresa Di Capua, commenta quelli che potranno essere i futuri sviluppi e le decisive ricadute per l’Altopiano.

Sindaco Di Capua, Lei ha definito l’assegnazione delle risorse per gli impianti di risalita “un clamoroso risultato” raggiunto e un ”passaggio epocale” nella storia del vostro Comune. Ci spieghi il perché …

Assolutamente. Parliamo, infatti, di uno straordinario finanziamento non solo per Bagnoli e per il Laceno, ma per l’intera Alta Irpinia. Dei fondi che, pure incidendo direttamente sull’Altopiano, rilanciano il turismo di un’intera zona. Da Nusco a Lioni, da Caposele a Sant’Angelo dei Lombardi, passando per tanti altri comuni altirpini, sono certa che questo finanziamento avrà riflessi direttamente su tutta l’area rappresentando un momento di assoluto rilancio per il territorio.. Oggi, più che mai, c’è bisogno di uscire da una logica campanilistica. Viviamo tempi difficili e, solo ragionando di squadra e all’unisono, c’è la possibilità di mettere in campo un vero rilancio per queste aree.

Nel comunicato diffuso poco dopo l’annuncio del finanziamento, si è tolta più di qualche sassolino dalla scarpa, non risparmiando qualche stoccata alle amministrazioni precedenti. Per quale motivo?

Abbiamo ereditato poco o nulla dai nostri predecessori. La mia amministrazione, invece, potrà vantare dopo solo un anno dalla nostra elezione, il raggiungimento di un obiettivo storico. Un risultato a cui siamo arrivati con non poche difficoltà visto che, al momento del nostro insediamento, non c’era alcun progetto da poter candidare in Regione e nessuna copertura finanziaria. In questi mesi abbiamo lavorato in silenzio ed in maniera incessante, costruendo un percorso importante ed interessando i giusti rapporti con i vertici regionali. Ora, però, raccogliamo i frutti del duro lavoro svolto in questi lunghi mesi.

Ad un certo punto, la presenza delle risorse per le seggiovie, sembrava tutt’altro che scontata. Prima Bonavitacola, successivamente il governatore De Luca, avevano infatti avanzato qualche dubbio relativamente all’importante finanziamento. E Lei, invece, ha mai avuto dubbi in merito alla reale presenza dei fondi?

Onestamente ci ho sempre creduto . Ho sempre avuto fiducia nella Regione che, sin dal primo momento, mi aveva garantito la massima disponibilità ed un grande impegno sulla questione. Palazzo Santa Lucia, difatti, ha compreso sin dall’inizio quanto questa vicenda rappresentasse un’istanza cruciale per l’intero territorio. Ovviamente abbiamo preferito adottare un atteggiamento di attesa fino a quando non fossimo stati certi di aver raggiunto l’obiettivo.

Ora tutti attendono il vero rilancio dell’Altopiano che, soprattutto negli ultimi anni, ha sofferto una crisi senza precedenti. Tante sono le attività che hanno chiuso i battenti, numerose quelle in grande affanno. Ma di quanto tempo c’è bisogno, ora che le risorse sono state ufficialmente stanziate, per completare il progetto che avete portato all’attenzione regionale lo scorso mese di maggio?

Fornire tempi certi nella Pubblica Amministrazione, nella maggior parte dei casi, è impresa sicuramente complessa. Sarà necessario, prima di tutto, attraversare i vari step burocratici che vanno dalla stesura del bando, fino alla gara d’appalto per i lavori. Fare previsioni, quindi, non è affatto semplice ma, non escludo, entro un paio di anni le seggiovie del Laceno possano tornare, finalmente in funzione. Quel che, invece, posso assicurare sin da subito è l’impegno e la speditezza che, la mia amministrazione, garantirà per far riaprire il primo possibile gli impianti di risalita del Laceno. Ora, infatti, dopo anni difficili possiamo finalmente parlare in termini fiduciosi ed ottimistici del futuro dell’Altopiano e di tutta l’Alta Irpinia.

Il Quotidiano del Sud


Una querelle lunga oltre due anni

Una querelle lunga oltre due anni, iniziata nel maggio del 2017 quando arrivò lo stop delle seggiovie Settevalli e Raiamagra. Da allora sull’altopiano si sono alternate due amministrazioni comunali (Nigro e Di Capua) ed una disputa fra Comune e concessionario degli impianti (Giannoni) terminato, probabilmente, soltanto il 19 ottobre 2018. In quell’occasione, infatti, il Tar di Salerno aveva respinto il ricorso presentato dalla società “GIannoni” relativo agli impianti di risalita dell’altopiano del Laceno decretando, difatti, l’entrata in possesso degli impianti di risalita da parte del Comune di Bagnoli Irpino e della neoamministrazione guidata da Teresa Di Capua.

Da allora, comitati e associazioni locali, hanno messo in campo un forte pressing nei confronti del Comune bagnolese con lo scopo di dare una sferzata e per avere più certezze sul futuro delle seggiovie del Laceno. La vera svolta, però, arriva solo a novembre scorso , con il deposito del maxi progetto in Regione da parte dell’amministrazione Di Capua.

Da allora la vera attesa è stata quella relativa al finanziamento. Risorse che, in realtà, ad un certo punto sembravano essere tutt’altro che scontate. Lo stesso governatore De Luca, circa un mese fa, aveva glissato sui finanziamenti, affermando di non essere a conoscenza di nessuna novità sul futuro del Laceno. Un concetto, in parte ribadito anche dal suo vice Bonavitacola, il quale aveva annunciato il probabile slittamento dei fondi destinati agli impianti all’interno della nuova programmazione europea 2021/2027.

Così non è stato ed anzi, un’ulteriore conferma , era giunta anche nel corso dell’ultima assemblea del Progetto Pilota quando il presidente della città dell’Alta Irpinia, Ciriaco De Mita, aveva dato per certo l’arrivo del finanziamento per gli impianti di risalita.

Il Quotidiano del Sud

Potrebbe piacerti anche
Commenti

Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.