Spesso non bisogna guardare troppo lontano per trovare spunti interessanti da poter mettere in pratica anche nel nostro paese. In questo caso basta osservare ciò che sta accadendo nella vicina Nusco. La nuova amministrazione comunale insediatasi lo scorso maggio, fra le sue priorità ha riservato un ruolo importante al rilancio delle attività agricole locali incentivando la vendita diretta a favore dei consumatori di prodotti freschi e di stagione e allo stesso tempo tutelare il consumatore sull’origine e la qualità dei prodotti. In quest’ottica nasce il progetto “Agrinusco”, una rete di imprese agricole con 25 giovani supportati da Comune, Crea e Università a cui hanno aderito anche Coldiretti, il gal Irpinia Sannio e Slow Food.
In concomitanza con la nascita della rete di imprese agricole nuscane, il Comune di Nusco ha ripensato anche il mercato settimanale domenicale, ricollocando i posteggi sulle storiche aree destinate alla vendita, riservando uno spazio ai produttori locali aderenti al progetto “Agrinusco”. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale nuscana il mercatino domenicale agroalimentare deve valorizzare le tipicità del territorio e allo stesso tempo sostenere gli imprenditori agricoli dando loro la possibilità di esporre i prodotti provenienti dalla campagna rispettando la filiera corta e il km 0.
Il tessuto produttivo bagnolese presenta poche analogie con quello nuscano, a dispetto della vicinanza fra i due paesi. E se a Nusco è fiorente l’agricoltura a Bagnoli prosperano le aziende agricole dedite alla produzione di formaggi, alla lavorazione delle castagne e alla trasformazione dei tartufi. In questo caso il progetto Agrinusco potrebbe essere riproposto, con le dovute varianti, anche nel nostro paese. Un modo per provare a rivitalizzare il commercio locale e ridare smalto al mercato settimanale ormai ridotto a pochi ambulanti.
Giulio Tammaro
(da Fuori dalla Rete Dicembre 2023, anno XVII, n. 3)