Bagnoli, Il carpine del Gavitone diventa un monumento

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Si amplia l’elenco degli alberi monumentali della Campania e a farne parte sarà anche il carpine del Gavitone. Nell’ultima riunione della Commissione Regionale della Campania, tenutasi lo scorso 20 maggio, sono state censite altri sedici esemplari, di cui tre ricadenti nel territorio del comune di Bagnoli Irpino: due aceri presenti nell’area di Piano Migliato e appunto il carpine del Gavitone. Il “gigante vivente” che nasce dalla base della Torre dell’orologio, era stato escluso nella precedente riunione del 9 febbraio scorso, a discapito di altre piante, fra cui il tiglio secolare di largo castello, che presentavano requisiti dimensionali più alti.

Il dott. Ferdinando Zaccaria e di Diego Infante, coordinatore regionale dell’associazione ambientalista Rami (Registro alberi monumentali italiani), non si sono persi d’animo e nella successiva riunione della commissione regionale sono riusciti a far rientrare nell’albo anche il Carpine del Gavitone anche in virtù della sua particolare conformazione. Un ulteriore riconoscimento per un patrimonio boschivo straordinario, molto esteso territorialmente, e di grande interesse paesaggistico, naturalistico, storico e culturale.

Soddisfatto Diego Infante che prontamente ci ha informato del prestigioso riconoscimento: “Ho insistito molto perché, nella commissione regionale del 20 maggio scorso, il carpine fosse inserito nell’albo degli alberi monumentali della Campania. Oltre al carpine rientrano anche due splendidi aceri presenti a Piano Migliato. Da questo momento, essendo monumentali a norma di legge, ogni intervento (anche di potatura) deve essere comunicato preventivamente a Carabinieri Forestali, Regione e Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. L’invito a tutti e per quanto possibile di vigilare e salvaguardare questi splendidi esemplari”.

Con questi tre nuovi riconoscimenti Bagnoli può vantare ben nove esemplari di alberi monumentali, un numero che sicuramente nei prossimi mesi, grazie al prezioso lavoro del dott. Ferdinando Zaccaria e di Diego Infante, sarà incrementato dall’ingresso di nuove piante presenti nel territorio bagnolese.

Ora che questi “giganti viventi” hanno avuto il giusto riconoscimento, non resta che valorizzarli e farli conoscere, illustrando le principali caratteristiche botaniche della pianta, l’età stimata, l’altezza e altre curiosità legate alla storia dell’albero.

Giulio Tammaro

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