Ferrante-Di Capua-Varricchio: “Il nostro interlocutore politico è il Sindaco. Chiediamo chiarezza e trasparenza”

Il documento

Nella seduta del Consiglio comunale del 28 dicembre, preliminarmente alla discussione e approvazione dei diversi punti all’ordine del giorno, gli assessori e consiglieri di maggioranza Rino Ferrante (vicesindaco), Michela Di Capua (assessore alle politiche sociali) e Maria Varricchio (assessore alla cultura) hanno voluto leggere, e far metter agli atti, un loro documento che riportiamo integralmente sulle ns piattafome internet. Il sindaco Di Capua ha replicato soltanto in parte alle questioni poste dai tre assessori, riservandosi una risposta più approfondita in un momento successivo. Per chi segue le vicende politico-amministrative di questo paese, alla luce di tutto quanto sta accadendo, questo “documento politico” è sicuramente di grande interesse. Invitiamo i concittadini a leggerlo con attenzione.


LA NOTA DEI TRE ASSESSORI

Noi tre consiglieri comunali, Rino Ferrante, Michela Di Capua e Maria Varricchio, nonché assessori, dichiariamo quanto segue:

Di fronte alla ridda di scomposte esternazioni che hanno abbondantemente superato il livello delle più basse sceneggiate, che non ci appartengono né per storia personale né per cultura, vogliamo riportare la discussione nell’alveo istituzionale nel rispetto del mandato ricevuto dai cittadini di Bagnoli Irpino e nel loro esclusivo interesse.

In primo luogo rimarchiamo il nostro voto contrario sul debito fuori bilancio inerente i lavori in Via Tobia Patrone, ormai destinata a fama imperitura, per le motivazioni espresse nella dichiarazione di voto resa nel consiglio comunale del 3 dicembre, indipendentemente da giudizi e commenti rilasciati da funzionari cui di certo non compete entrare nel merito della valutazione del voto stesso.

Se qualcuno si sente leso, può adire le vie legali, sia civili che penali. Noi abbiamo la coscienza tranquilla, coscienza che ci ha guidato nell’espressione di quel voto e in tutte le nostre scelte, sempre e solo nell’esclusivo interesse del comune e dei cittadini di Bagnoli Irpino.

Seconda questione. Bando di gara per la realizzazione delle seggiovie. Come chiarito anche dal signor Sindaco nell’intervista rilasciato ad un quotidiano, “I documenti hanno fatto tutti i passaggi burocratici necessari”. E’ evidente, dunque, che mai ci siamo permessi di bloccare alcun iter, tantomeno su un progetto di vitale importanza per il paese.

Abbiamo chiesto, questo sì, con comunicazione scritta inoltrata al Sindaco in data 23/11/2020, un incontro-confronto nella direzione di un’assunzione di responsabilità rispetto al percorso della realizzazione delle seggiovie, la cui governance è di tale e tanta complessità che tutti, dal Sindaco agli assessori e ai consiglieri, devono acquisirne piena consapevolezza, senza che questo possa mettere in discussione la sfera di competenze di un RUP, chiunque esso sia.

Conoscere ogni aspetto tecnico, burocratico e amministrativo di questo iter è un diritto-dovere di ogni amministratore, per questo ci ha sorpreso non poco la consegna della nota avente ad oggetto “riunione per cronoprogramma su iter finanziamento seggiovie” al Rup, visto che era una comunicazione politica, inoltrata sempre al Sindaco. Abbiamo ravvisato in tale decisione una non chiara linea di demarcazione fra organo politico e organo tecnico.

E’ di per sé evidente che noi, impegnati attraverso i nostri referenti politici per far sì che il finanziamento arrivasse al comune di Bagnoli Irpino, mai avremmo bloccato un bando o un iter per cui ci siamo impegnati per un anno e mezzo con un lavoro discreto e costante, lontano da una ribalta che non abbiamo mai inseguito.

Abbiamo improntato sempre la nostra azione politica e amministrativa alla lealtà e alla trasparenza, lontani da interessi personali e/o amicali, forse per questo siamo stati e siamo invisi ad una parte della struttura burocratica.

Pertanto rimaniamo basiti per alcuni atti redatti da qualche funzionario che non appartengono alla sua sfera di competenza, vedi determina 88 del 17/12/2020. A memoria d’uomo non si è mai vista su un comune una determina di presa d’atto di un voto di tre assessori.

In realtà già lo scorso anno fummo costretti a prendere le distanze da alcune procedure avviate dallo stesso ingegnere Russo. Una in particolare, la validazione del progetto delle seggiovie. Manifestammo da subito forti perplessità sulla tempistica e dunque sulla trasparenza della procedura: la manifestazione di interesse viene pubblicata il pomeriggio del 24 dicembre 2019, i giorni indicati per la presa visione degli elaborati sono il 26 dicembre (Santo stefano) e il pomeriggio del 27 dicembre (comune chiuso), mentre il termine ultimo per la presentazione dell’offerta è il 29 dicembre (domenica). Il giorno successivo, lunedì 30 dicembre, viene affidato l’incarico.

Il tutto fatto con un’urgenza non giustificata in alcun modo, se di questa procedura se ne parla dopo un anno. Altra precisazione: in assoluta autonomia il Responsabile decide di “rappresentare delle difficoltà al professionista incaricato che dunque rassegna le dimissioni.” A quali difficoltà si riferisse non è dato sapere né si capisce perché un professionista debba essere convinto a rinunciare ad un incarico se la procedura è stata esperita correttamente.

Terza questione. Dimissioni del Russo. Come chiarito anche dal Sindaco, le dimissioni sono state un atto volontario del dipendente. Mai nessuno ha messo in essere procedimenti per mandare via il dipendente in questione. Se poi ci si riferisce alla proposta di revisione della pianta organica, anche su questo aspetto l’ Ing. è entrato in una sfera non di sua competenza, stigmatizzando una delle facoltà della giunta che è proprio quella di ridefinire, qualora ne ravvisi la necessità e l’opportunità, l’assetto della dotazione organica.

L’ipotesi di ritornare alla precedente suddivisione, scorporando in due settori l’edilizia pubblica e privata, era dettata dalla necessità di redistribuire in modo più razionale il carico di lavoro tra gli uffici. Se qualcuno lo ha interpretato come atto di lesa maestà non è un problema dell’organo politico.

È necessario un ultimo chiarimento rispetto alle dichiarazioni rilasciate dall’ing. Russo sui canali social: la responsabilità di settore viene affidata per decreto sindacale e non per contratto.

AI consiglio comunale nella sua interezza, visto che è stata sollevata la richiesta di far gestire alle Regione tutto l’ iter del bando per la realizzazione delle seggiovie, ricordiamo che la Regione è un ente programmatore e non attuatore: il comune di Bagnoli Irpino è sia il beneficiario del finanziamento che la stazione appaltante e ad esso spettano tutti gli atti di gara; eventualmente si può decidere di individuare supporti ai responsabili per portare avanti un procedimento corposo e complesso. Lo ribadiamo per non ingenerare confusione e per evitare che si scrivano baggianate.

Era doveroso da parte nostra, essendo stati chiamati in causa a sproposito nei modi e nei contenuti, chiarire tutti gli aspetti tecnico-burocratici delle varie questioni esposte precedentemente.

Chiusa questa stucchevole e decisamente inopportuna parentesi, vogliamo ribadire che non è un dipendente comunale, chiunque esso sia, il nostro interlocutore politico, bensì il Sindaco che sollecitiamo ad evitare il ripetersi di queste interferenze e pericolose commistioni tra ruolo politico e ruolo tecnico. Non solo. La invitiamo ad adottare, concordandola con la giunta, una linea gestionale chiara e trasparente e con il consiglio una linea programmatica in base agli stessi principi, affinchè questa compagine amministrativa possa continuare il suo mandato fino a scadenza naturale.

Il Vicesindaco Rino Ferrante
Gli Assessori Di  Capua e Varricchio


LA REPLICA DEL SINDACO TERESA DI CAPUA

Dopo la dichiarazione, il Sindaco dichiara di prenderne atto e risponde immediatamente ad alcune eccezioni fatte con la dichiarazione, riservandosi, in un momento successivo, una risposta approfondita.

Intanto dichiara:
– tutta la posta che arriva al protocollo appartiene agli uffici, non c’è niente di privato;in particolare, la nota inviata da voi tre,era formalmente indirizzata a me,ma pubblica;
– in merito agli atti assunti dall’ingegnere Russo,va detto che, se ci sono dei problemi, saranno rilevati nelle sedi opportune;
– per ciò che riguarda dichiarazioni fatte dall’ingegnere in altre sedi, non ci riguardano;
– in merito alla pianta organica, come è noto, stiamo discutendo che fare;
– per le seggiovie, già ho detto che convocherò un consiglio comunale ad hoc e spiegherò tutto.

assessori Ferrante-Di-Capua-Varricchiochiarezza e trasparenzaconsiglio comunaleinterlocutore il sindaconota politica