Il coleottero Petruzzielloi che vive nella grotta degli Angeli (monte Cervialto)

Il Mattino (di Gianni Colucci)

Una specie rara di coleottero che vive solo in Irpinia, nel cuore del Parco dei monti Picentini.

È lungo 11 millimetri, dalla testa alle elitre arriva a 5 millimetri, il corpo è di colore marrone. Si chiama Lathrobium Petruzzielloi e vive nel monte Cervialto, nella grotta degli Angeli, a due passi da Laceno, nel cuore dei Picentini. Un insetto irpino doc individuato dopo decine di appostamenti da un docente di Pratola Serra che da anni vive a Brescia e che gli ha dato il nome. La superficie della testa ha piccole striature trasversali più evidenti, sottili e dense, con punteggiatura più piccola e più densa.

Lathrobium Petruzzielloi è stato catturato in una trappola nella grotta degli Angeli. Nonostante le ripetute visite e intrappolamenti nel corso degli anni, non è stato raccolto nessun altro esemplare, nemmeno sotto le pietre presenti allingresso della grotta, dunque si tratta di una vera rarità.

Luigi Petruzziello (che vive a Remendello nei pressi di Brescia) per anni ha condotto ricerche entomologiche nelle grotte della Campania raccogliendo diverse specie di coleotteri. si tratta di un evento eccezionale che testimonia quanto sia prezioso questo territorio che va sicuramente difeso, protetto e valorizzato, dice Petruzziello . stiamo parlando di unarea dove uno speleologo locale, Nello Nicastro ha scoperto un passaggio nelle grotte del Caliendo che conduce fino alla piana del Dragone. Ma il suo progetto di valorizzazione giace in un cassetto in attesa di finanziamenti. Unarea eccezionale dal punto di vista naturalistico che questanno langue dal punto di vista turistico dopo la chiusura assolutamente incredibile e immotivata della Seggiovia del Laceno. La grotta degli Angeli, la casa di Petruzzielloi, si trova sul versante meridionale del monte Cervialto, subito sotto la grotta di Strazzatrippa, in località Piano Cupone.

Secondo alcuni studiosi (come lo speleologo Giulivo) la Grotta di Strazzatrippa e la grotta degli Angeli costituiscono un unico canale carsico lungo circa 550 metri, ma essendo collegate da uno stretto sifone attualmente inaccessibile, le due grotte possono essere considerate separate. La grotta degli Angeli è caratterizzata da un ambiente diverso, con uno sviluppo planimetrico di 380 metri (rispetto ai 95 di Strazzatrippa) ed entrambe rappresentano un caratteristico traforo idrogeologico che collega la Piana Cupone (Bagnoli Irpino), tipico bacino endoreico sul versante sud occidentale del Monte Cervialto con la fiumara di Tannera.

Luigi Petruzziello, uno speleologo ed etmologo appassionato, ha effettuato lo studio sul Lathrobium Gliptomeroide raccolto in grotta nella località di rinvenimento più meridionale in cui sono stati rinvenuti questi Staphylinidi depigmentati, anoftalmi o microftalmi e atteri spiega lo studioso: Sono insetti endemici con caratteristiche specifiche. Questa è indubbiamente una specie nuova come mi ha confermato Arnaldo Bordoni del Museo di Storia Naturale dellUniversità di Firenze che ha dunque certificato che quella bestiolina che per primo ho descritto, è correttamente intitolata a me.


IL MATTINO

coleottero PetruzzielloiLuigi Petruzziellomonte Cervialtovive nella grotta degli Angeli