“Il mio Pasqualino pesava appena 870 grammi, gli angeli del Moscati lo hanno salvato”

La giornata nazionale della prematurità

“Il mio Pasqualino pesava appena 870 grammi, questi angeli me lo hanno salvato”. Sono lacrime di gioia quelle di Natascia, una simpatica signora di Bagnoli Irpino che, accompagnata da suo marito Massenzio e dai suoi piccoli, non è voluta mancare alla festa dei bambini nati prematuri.

Lei, Natascia, ha una gran voglia di onorare questo giorno, di ringraziare e salutare il reparto dell’ospedale Moscati di Avellino che conosce molto bene. “Per tre mesi venivo qui ogni santo giorno. E’ stato un periodo in cui alternavo il dolore alla speranza. Ho trovato uno staff sempre gentile ed accogliente, il grande amore degli infermieri, che mi hanno sempre trattato con tatto e discrezione. E poi il dottor Moschella, sempre attento a darmi le notizie nel modo giusto e ad infondermi coraggio. Davvero è un emozione vederli tutti, le mie sono lacrime di gioia”.

Natascia ha avuto due bimbi. “Pasqualino è nato a 29 settimane di gravidanza, ha rotto il sacco amniotico: pesava 870 grammi. Antonio se ne stava più tranquillo, pesava un chilo e 40 ma poi è stato con l’ossigeno quasi due mesi”.

Il peggio, adesso, è alle spalle. I due hanno tre anni e mezzo ormai e davanti a loro una vita felice. “Mi emoziono sempre quando vengo qui, sono felice, i miei bambini stanno bene grazie ai medici e agli infermieri dell’ospedale di Avellino”.

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