Eravamo abituati a vedere l’Altopiano Laceno che pullulava di macchine, pullman e persone in questo giorno, ogni anno, di Pasquetta. Era diventato quasi un rito: c’erano gruppi di persone che prenotavano un posto al sole settimane prima.
C’era anche come un obbligo la tappa al ristorante o in albergo, prenotato mesi prima per non rimanere fuori, proprio in questo giorno. Molto più che religioso.
Oggi invece ci ritroviamo solo ad ammirare, come in questa foto gentilmente concessa dall’Associazione “People Love Laceno”, in cui si vede la piana del Lago Laceno deserta e ridondante.
Il Laceno si prestava e si presta a questo tipo di giornata, tenendo conto anche del maltempo che, tranne quest’anno, dava i suoi problemi: quasi a dire che la tradizione era anche quella.
Quest’anno no, il tempo è cambiato, con le stagioni quasi non esistono più e sono cambiate le nostre abitudini e le nostre vite con il Coronavirus. Un morbo silente che ci ha fatto riscoprire quello che avevamo, non solo in Irpinia.
Oggi è una giornata triste per il Laceno che aspetta la svolta, che era quasi arrivata con il finanziamento delle Seggiovie. C’era una buona probabilità che tutto continuasse a muoversi, mentre ora sembra tutto fermo e rimandato.
In questa giornata le Forze dell’Ordine irpine si sono trovate a svolgere dei posti di blocco per le località turistiche, anche verso il Partenio e Montevergine, oltre al Laceno.
Dal Comando della Polizia Municipale di Bagnoli Irpino ci fanno sapere: “Tutto molto tranquillo. La popolazione sia locale, che forestiera ha rispettato le disposizioni. Abbiamo effettuato molti controlli, riscontrando zero violazioni contestate”.
Sono state quindi rispettate le ristrettezze tanto odiate ed insomma nessuno ha cercato di salire sull’Altopiano e magari questo potrebbe avere un effetto positivo: la consapevolezza e la voglia che ci sarà un giorno che torneremo lì, almeno per respirare, senza mascherina.
di Giovanni Nigro (Avellino.zon.it)