Oltre ogni previsione, intervista al “meteorologo” Michele Gatta

Riceviamo e pubblichiamo
Dopo la fase invernale che abbiamo avuto nel fine settimana, abbiamo incontrato il nostro meteorologo di riferimento, Michele Gatta, per avere qualche spiegazione sull’evento invernale appena passato, e cercare di capire che prospettive meteo abbiamo per il futuro.
Signor Gatta, lei ci aveva anticipato una settimana prima che l’inverno sarebbe arrivato anche in Italia. Una previsione azzeccata. E’ andata come lei immaginava?
Complessivamente sì. Ma nei particolari qualcosa è sfuggito anche ai sofisticati computer.
Praticamente?
Limitandosi alla Campania, possiamo dividere il tutto in due fasi. La prima, quella di venerdì 20 gennaio, ha determinato nevicate abbondanti in montagna. A conferma delle nostre previsioni. Sui rilievi, a quote di alta collina, un richiamo maggiore di aria umida, determinato da un cicloncino mediterraneo, ha portato un leggero rialzo termico che non ha favorito una più continua caduta della neve. Comunque una coltre nevosa di circa 15 cm. si è misurata fra i 650/700 metri.
La seconda fase?
In questo caso la natura ha deciso di… compensare proprio le zone che prima abbiamo evidenziato.
La natura?…
Sì! Chiaramente, però, a livello scientifico non si può parlare di eventi naturali. A tutto c’è una spiegazione. In pratica, quel famoso cicloncino, spostandosi verso il medio adriatico, ha richiamato dell’aria fredda da est-nord/est che impattando con le acque del medio-basso Tirreno, ha generato una perturbazione che risalendo verso nord-est ha favorito una bellissima e duratura nevicata nella mattinata di domenica 22 gennaio. Regalando una coltre nevosa tra i 15/20 cm. sui rilievi intorno ai 600/700 metri. Dei cm. in meno fra i 500/600 metri. Un vero spettacolo per gli amanti della neve dell’alta Irpinia.
Era prevedibile?
Assolutamente no! Nessun elaboratore aveva proposto tale evoluzione. Ecco perché ho parlo di…Natura!
Adesso cosa dobbiamo aspettarci?
Una fase che sarà caratterizzata da temperature più fredde. Sì, proprio così. In realtà quello vissuto è stato un periodo più propenso alle precipitazioni che al vero freddo invernale.
Solo freddo?
Molto probabilmente avremo anche delle precipitazioni nevose, che dapprima saranno relegate a quote di montagna, per poi scendere a quote decisamente basse tra giovedì 26 e venerdì 27 gennaio. Ma saranno precipitazioni sicuramente più moderate rispetto a quelle che abbiamo avuto nei giorni scorsi.
Ringraziamo il sig. Michele Gatta, per la sua consueta e professionale disponibilità.

 

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