Quali sfide per il Laceno del futuro?

Gerardo Nappa

Pensare ad un progetto di valorizzazione dell’Altopiano del Laceno significa riprogrammare, rigenerare i luoghi che dovranno essere espressione del nostro territorio “della gente” che in essa detiene non solo valori ambientali ma storie di vita, radicamenti, memorie, diritti. Il problema, oggi, potrebbe porsi in questi ter-mini: e in grado il nostro territorio di essere “regia” dell’espressione “della gente”?

Occorre redigere un masterplan condiviso da tutti i cittadini e le parti che operano con il luogo. Il masterplan dovrà essere un documento di indirizzo strategico che svilupperà un’ipotesi complessiva sulla programmazione del territorio, individuando i soggetti interessati, le possibili fonti di finanziamento, gli strumenti e le azioni necessarie alla sua attuazione. La visione complessiva di programmazione e sviluppo dell’intera area deve essere finalizzata alla promozione del patrimonio culturale e ambientale e deve guardare al rafforzamento dello sviluppo territoriale mirando a sviluppare nuove strategie per rendere l’ entroterra irpino più visibile ed accessibile ai turisti.

La proposta di valorizzazione dell’Area del Laceno può essere definita come una “nuova” visione del territorio che, delineandone un possibile assetto futuro e sostenibile, deve puntare soprattutto alla riqualificazione e alla valorizzazione delle risorse ambientali locali.

Negli ultimi tempi ho sviluppato un’idea partendo proprio dalla sfida per il Laceno del futuro e di seguito illustro un esempio di un modello per abitare l’altopiano del Laceno ed essere in mezzo alla natura. Si tratta di un esperimento che ho accolto come sfida progettuale per raggiungere un’architettura che metta al primo posto la qualità dell’offerta e che possa competere con altri luoghi simili alle bellezze dei nostri luoghi . Si tratta del Recupero della Cappella di Santanesta e dell’ostello sul lago.

La proposta di progetto e le opere da eseguire riguardano essenzialmente il recupero di quello che una volta era il rifugio montano di Santanesta (1182) ed e volto essenzialmente a riportare alla luce l’intera struttura, ancora presente all’interno dell’involucro dell’attuale Albergo al Lago. All’interno dell’ostello vi è una vecchia cappella, dove attualmente sono conservati alcuni affreschi raffiguranti San Guglielmo da Vercelli e SS Salvatore.

L’Albergo al Lago fa parte di una serie di interventi mirati a riqualificare l’intera area della piana del Laceno. La destinazione d’uso che verrà data alla struttura sarà quella di un’area di accoglienza per attività culturali con sale espositive sulla storia del cinema del neorealismo, del Laceno d’Oro e sul-la storia di San Guglielmo da Vercelli. Laceno e un luogo dove natura e spiritualità si intrecciano e questo connubio rientra nella storia dell’Alta Irpinia, un territorio che potrei definire “magico”.


Recupero della grotta di san Guglielmo da Vercelli – Progetto di restauro della cappella di santanesta e dell’ostello sul lago

Il vecchio ostello sul lago e una locanda costruita ad inizio ‘900 su base di un rifugio montano risalente all‘incirca al 1100.

Descrizione progetto

La Cappella di Santa Nesta La cappella di Santa Nesta e una piccola cappella fondata nell’800 dagli abitanti di Bagnoli Irpino, collega-ta alla storia del vecchio ostello sul la-go. La storia dei due edifici va di pari passo. La storia comincia intorno al 1126 – 1127 quando San Guglielmo da Vercelli e San Giovanni da Matera sostarono al di sotto della piccola collina dove oggi sorge l’Ostello.

Il progetto e le opere da eseguire riguardano essenzialmente il recupero di quello che una volta era il rifugio montano di Santa Nesta (1182) ed e volto essenzialmente a riportare alla luce l’intera struttura, ancora presente all’interno dell’involucro dell’attuale Albergo al Lago, ristrutturato nel 1956.

L’Albergo al Lago oggi è la più grande testimonianza del passato glorioso di Laceno. All’interno dell’ostello, vi è una vecchia cappella al piano terra/interrato, dove attualmente sono conservati alcuni affreschi, raffiguranti San Guglielmo da Vercelli e SS Salvatore. L’Albergo al Lago fa parte di una serie di interventi mirati a riqualificare l’intera area della piana del Laceno.

La destinazione d’uso che verrà data alla struttura sarà quella di un’area di accoglienza per attività culturali con sale espositive sulla storia del cinema del neorealismo, del Laceno d’Oro e sulla storia di San Guglielmo da Vercelli. L’obiettivo del presente intervento e il recupero e la valorizzazione degli elementi tipici della Grotta di san Guglielmo da Vercelli ed il ripristino del sentiero che porta alla Grotta di S. Guglielmo, posizionato a mezza costa del promontorio roccioso.

arch. Gerardo Nappa

(da Fuori dalla Rete Dicembre 2023, anno XVII, n. 3)

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