Rino Ferrante, vicesindaco di Bagnoli: “A Laceno anche un’offerta turistica per le persone della terza età”

Maria Fioretti (Orticalab.it)

Un atteggiamento evolutivo e non conservativo sarà funzionale per uscire dalla crisi, ne abbiamo parlato con il vice sindaco – delegato al turismo – del Comune di Bagnoli, Rino Ferrante che ha rinunciato alla sua indennità per destinarla ad un futuro progetto turistico: «Oggi non possiamo offrire nulla se non l’aria pura e quindi il nostro potrebbe essere un potenziale rivolto agli Over 65 con proposte concentrate sulla bellezza del territorio, la tranquillità, il clima, la possibilità di rilassarsi, magari si potrebbero attrezzare aree wellness, riabilitative o sportive. Proviamo ad elaborare delle idee per sostenere gli operatori»


L’effetto Coronavirus sta avendo – e avrà – un impatto enorme su tutti i settori della nostra economia e gli effetti del contagio si sono visti fin da subito sul turismo italiano. Bisognerà porsi delle domande per capire quali potrebbero essere i nuovi modelli, per ricalibrare l’offerta, immaginando nuovi investimenti. Perché se c’è una cosa che si prospetta inevitabile è la trasformazione dell’intero sistema turismo.

Ma come si fa quando sei una zona che non risponde esattamente alle caratteristiche dell’industria turistica? Se guardiamo all’Irpinia, il Laceno, ad esempio, è fermo e gli operatori hanno scritto all’Amministrazione di Bagnoli – guidata dalla Sindaca Teresa Di Capua – per chiedere un incontro sul tema e proporre un Piano Straordinario di Scopo a sostegno di tutte le aziende che hanno sospeso le attività a causa dell’emergenza sanitaria. Quello che si chiede, in sostanza, è un piano strategico di ripresa e di vivibilità del Laceno, calato sulle specificità dell’area, sulle esigenze e sulle potenzialità, che apra uno spazio anche a nuovi lavori e a nuovi mercati.

Ma in realtà tutto ciò che si chiede oggi avrebbe già dovuto esserci – a prescindere dagli impianti sciistici – questa sospensione rappresenta per il Laceno l’occasione di rivedere l’ospitalità. In attesa di trovare la via d’uscita da questa situazione – che ha piegato il turismo a tutti i livelli – gli operatori potrebbero pensare di puntare sul digitale e sulla formazione guardando al medio-lungo periodo: rivedere siti e portali di promozione e prenotazione, puntare su altre piattaforme, studiare la nuova domanda e le diverse tipologie di clienti, fare rete e alzare il livello del servizio.

«In questo momento ci sentiamo rammaricati – spiega il vicesindaco con delega al turismo del Comune di Bagnoli, Rino Ferrante – perché vorremo fare tanto es essere più attivi per andare incontro ai bisogni degli operatori, ma non abbiamo molti margini di manovra vista l’eccezionalità del momento che viviamo. Ci immedesimiamo e ci rendiamo conto della sofferenza di ristoratori e albergatori, ma fare promesse adesso sarebbe inutile e controproducente, perché non avremmo la possibilità di intervenire, restiamo comunque sempre aperti all’ascolto e al dialogo per ipotizzare soluzioni che hanno a che fare col post emergenza».

E il vice sindaco qualcosa l’ha fatta, un gesto simbolico, ma pur sempre importante. Ha rinunciato alla sua indennità annuale per destinarla ad un futuro progetto turistico: «Non si tratta di una grande somma, è un contributo minimo che ho pensato sarebbe stato utile a fare qualcosa per il comprensorio del Laceno. Compatibilmente con le esigenze di bilancio, il mio desiderio sarebbe quello di creare un piccolo fondo a sostegno delle attività turistiche. In queste lunghe giornate di isolamento – ci spiega – ho elaborato diverse idee e fatto tanti pensieri, mi sento tutto sommato positivo, perché credo che questo blocco forzato possa rappresentare un’opportunità per rivolgersi a un nuovo mercato. Attualmente non possiamo offrire nulla se non l’aria pura, i percorsi naturalistici, il paesaggio e quindi il nostro potrebbe essere un potenziale rivolto al turismo della terza età – Over 65 – creando proposte tutte concentrate sulla bellezza del territorio, la tranquillità, il clima, la possibilità di rilassarsi, magari si potrebbero attrezzare aree wellness, riabilitative o sportive. In questa fase stagnante proviamo ad elaborare delle proposte che possano risollevare il settore. Intanto stiamo provvedendo a migliorare la connessione e la ricezione telefonica con l’installazione di un’antenna e procede anche il percorso degli impianti, i pareri sono stati acquisiti, il progetto è stato consegnato e firmato. Ma siamo in attesa, come molti».

Solo un atteggiamento evolutivo e non conservativo sarà funzionale per uscire dalla crisi e non è possibile farsi cogliere impreparati. Ma, come sempre, serve la comprensione e l’aiuto di tutti per evitare gli errori del passato e guardare finalmente avanti.

Maria Fioretti (Orticalab.it)


GLI ASSESSORI RINO FERRANTE E MICHELA DI CAPUA

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