Tartufo: cerca e cavatura in odore di riconoscimento Unesco

La notizia

L’Associazione Nazionale Città del Tartufo, con il supporto della Regione Molise, ha organizzato a Campobasso, il 5 e 6 settembre 2020, un seminario informativo rivolto a tutta la comunità proponente la CANDIDATURA UNESCO DELLA CERCA E CAVATURA DEL TARTUFO: CONOSCENZE E PRATICHE TRADIZIONALI.

Agli stati generali del tartufo hanno partecipato i soci dell’associazione provenienti da tutta Italia. Per il comune di Bagnoli Irpino, patria del Mesentericum Vitt, erano presenti gli assessori Michela Di Capua e Varricchio Maria.

Alla presenza del presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, Michele Boscagli, del Presidente della Regione Molise, Daniele Toma e dell’Assessore all’agricoltura Nicola Cavaliere, si è discusso dell’articolato e complesso percorso per sostenere l’iscrizione della cerca e cavatura del tartufo nella lista del patrimonio immateriale UNESCO.

Il dossier della candidatura, costruito con il supporto del MIBACT, è ora in esame a Parigi, sede del comitato che decide l’iscrizione di nuovi Beni nella Lista del Patrimonio Mondiale. La pronuncia è attesa entro dicembre 2021.

Il presidente Boscagli, nel ricordare l’impegno di tutte le comunità del Tartufo ha affermato: “Con questo summit molisano vogliamo invitare i soci e gli addetti ai lavori a divulgare e continuare a sostenere questo percorso. L’auspicata iscrizione nella lista del patrimonio immateriale sarebbe una grande opportunità: la pratica della cerca e cavatura del tartufo contiene in sé una miriade di valori culturali, etici e ambientali che, se messi a frutto attraverso progetti di salvaguardia, permetteranno la crescita dei nostri territori e delle nostre comunità.”

A sostegno della candidatura, da sempre, anche la Federazione nazionale delle Associazioni Tartufai Italiana. Così il Presidente Cerretano: “L’approvazione della candidatura rappresenterebbe il punto di riferimento per il futuro del tartufo in Italia, la pietra angolare dei nostri saperi, affinché possano essere tramandati alle nuove generazioni.”

Il presidente Giuseppe Caputo, soddisfatto per l’ulteriore passo in avanti verso il riconoscimento internazionale della storia culturale centenaria del tartufo in Italia, ha dichiarato: “Come rappresentante dell’Associazione Tartufai dei Monti Picentini non posso che congratularmi del lavoro portato avanti dall’Associazione Nazionale Città del Tartufo. In passato abbiamo collaborato per la ricerca della documentazione storica sul “Tuber Mesentericum Vitt. Nero di Bagnoli” da presentare alla commissione Unesco per portare avanti il progetto e, inoltre, abbiamo contribuito, come associazione, alla creazione del documentario “Memorie del Tartufo, una storia nascosta” consultabile presso il sito www.granaidellamemoria.it

Il mio augurio, dopo il raggiungimento di questo primo traguardo, è quello di arrivare presto al conseguimento del riconoscimento internazionale da parte dell’Unesco.” 

“L’Amministrazione comunale di Bagnoli Irpino – come sottolineato dagli assessori Di Capua e Varricchio – farà la propria parte, unitamente al prezioso contributo dell’Associazione Tartufai dei Monti Picentini, per  sostenere questo percorso per il riconoscimento UNESCO, nella consapevolezza che esso può rappresentare una straordinaria opportunità per il rilancio del  territorio in una visione di sviluppo capace di recuperare le tradizioni culturali innestandole nel presente.

(da Fuori dalla Rete, Novembre 2020, anno XIV, n. 5)


Nella foto il Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, Michele Boscagli, l’Assessore alle Politiche agricole ed agroalimentari della Regione Molise, Nicola Cavaliere, insieme agli assessori bagnolesi Michela Di Capua e Maria Varricchio.

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