Associazione Campana Ginevra: dalla memoria di un amico, un progetto per ritrovarsi
di Antonio Vivolo
Ci sono momenti nella vita in cui, anche nel dolore più profondo, nasce un’idea, un desiderio, un seme di cambiamento. È proprio da uno di questi momenti che prende vita l’Associazione Campana Ginevra, un progetto che ho l’onore e la responsabilità di presiedere da circa 16 mesi.
Tutto è cominciato in un giorno triste, durante la cerimonia funebre di un caro amico, scomparso prematuramente. Un figlio di Bagnoli, come me, come tanti. Quel giorno, tra le lacrime e gli abbracci, ho ascoltato decine di voci commosse ripetersi la stessa frase: ”Mamma mia, da quanto tempo che non ci vedevamo… Ci voleva una disgrazia per ritrovarci…”
Queste parole mi hanno colpito profondamente. Mi hanno fatto riflettere sul valore dei legami umani, sull’urgenza di coltivare la vicinanza, sull’assurdità di dover aspettare un dolore comune per ritrovarsi.
Così, tornando a casa, ho sentito il bisogno di non lasciare quelle frasi disperse nell’aria. Ho cominciato a scrivere, a mettere ordine nei pensieri e a immaginare un modo per dare voce a quel bisogno “indiretto” che avevo colto nelle persone: il desiderio di stare insieme, di ritrovarsi, di riconoscersi ancora parte di una comunità viva.
L’obiettivo? La teoria delle 3 R: Riunire, Ricordare, Ricostruire. L’ Associazione Campana Ginevra nasce con una missione semplice ma potente: creare occasioni di incontro, riscoprire la bellezza del senso di appartenenza, risvegliare i legami tra persone che condividono storie, luoghi e affetti. Non si tratta solo di nostalgia, ma di una vera volontà di riaggregazione sociale, culturale e umana. L’associazione vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che sentono il bisogno di tornare a sentirsi comunità, anche al di là delle differenze, delle distanze, del tempo passato.
Organizzeremo eventi, incontri, iniziative sul territorio e attività che promuovano il dialogo, la memoria e la solidarietà. Vogliamo dare spazio alle storie di chi è partito, di chi è rimasto, di chi ha vissuto in silenzio e ora vuole farsi sentire. Il mio motto per dare ancora più luce a questa realtà è: “Non aspettiamo il dolore per ritrovarci.”
Questo progetto non è mio: è di tutti noi. È un invito aperto a chiunque senta che è arrivato il momento di ritrovarsi, di prendersi del tempo per rivedere un volto caro, un conoscente per raccontarsi e ascoltarsi di nuovo.
L’Associazione Campana Ginevra è nata da un dolore, ma guarda avanti con speranza. Perché ogni incontro che riusciremo a creare sarà, in fondo, un piccolo atto d’amore contro la solitudine e l’indifferenza che ci accomuna ahimè in questa società. Incoraggio chiunque a rendersi partecipe e aggregarsi nelle Associazioni, perché non serve una disgrazia per ritrovarsi.
Serve solo la volontà di esserci. Grazie di avermi letto.
Antonio Vivolo – (da Fuori dalla Rete Agosto 2025 Anno XIX n. 3)


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