Bagnoli litiga per uno scivolo, nel frattempo a Monteverde…

di Gino Di Capua

Mentre a Bagnoli Irpino, si litiga per uno scivolo, il nostro vicino Monteverde  viene premiato dall’Unione Europa “Il villaggio più accessibile d’Itali”! La sua innovazione sul fronte turistico, destinato a rappresentare un modello di sviluppo per i piccoli Comuni della nostra Irpinia.

Dal web: perché villaggio accessibile?

Perché ha previsto l’adattamento fisico e digitale del borgo rurale, ora capace di accogliere “una maggiore diversità di visitatori, con particolare riferimento alle persone con diverse tipologie di disabilità fisiche (ipoudenti, non vedenti, persone con disabilità motoria), al fine di attirare più turisti e sviluppare una cultura della diversità e dell’accoglienza a livello locale”. Il borgo medievale conta ben 5 km di percorsi tattili/planetari. In questo modo chiunque, a modo suo, può godere delle meraviglie dello splendido borgo.

Quello che Monteverde vuole dimostrare è infatti di essere un territorio del tutto accessibile, e ciò ha fatto sì che diventasse una destinazione turistica specialistica e soprattutto un’esperienza di crescita sociale, da cui tutti, anche le più grandi città, dovrebbero prendere esempio.

Si legge nella presentazione ufficiale: i lavori infrastrutturali infatti hanno riguardato la rimozione delle barriere architettoniche dalle vie principali del paese; i percorsi tattili per dare la possibilità ai non vedenti di muoversi in autonomia nel villaggio e sui sentieri all’aperto; la installazione di sensori e un sistema ICT basato su identificazione a radiofrequenza e hotspot wi-fi per inviare informazioni turistiche e di altro tipo a persone non vedenti e ipoudenti sui loro smartphone; e infine, uno spazio di alloggio creato o adattato per i visitatori con disabilità fisiche e le loro famiglie.

Tutte le azioni implementate creano “una cultura dell’inclusione e della tolleranza, creando nel contempo nuove opportunità di lavoro per i giovani locali, concentrandosi su un tipo specifico di turismo e promuovendo una migliore qualità degli spazi pubblici e dei servizi ICT per tutti i residenti”.

Oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche, è stato realizzato l’albergo comunale e che sarà gestito da una cooperativa locale, con percorso esterno, storico e religioso; la riqualificazione della piazza e dell’area camper. Infine la installazione del sistema di identificazione a radiofrequenza e banda larga. Già negli ultimi anni a Monteverde il turnover di bar, ristoranti e hotel è aumentato notevolmente, grazie all’afflusso di turisti.

Oltre all’albergo comunale che dovrà creare nuova occupazione lungo la filiera dei servizi direttamente collegati all’ospitalità e ai servizi per i turisti, sono previste anche attività di formazione. Senza contare la sensibilizzazione della cittadinanza all’accoglienza, e una trasformazione della vivibilità utile anche agli anziani del posto.

Ecco, questi sono gli esempi che Bagnoli dovrebbe cogliere.
Gino Di Capua
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