BATTESIMO DEL SIGNORE / C  – Col Battesimo il cristiano prosegue la missione di Cristo

IL VANGELO, di don Stefano Dell'Angelo

Dal Vangelo di Luca (3,15-16.21-22):

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”.

Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.


Il senso della Parola di oggi è quello di mostrare Cristo all’inizio della sua missione, che nel battesimo è manifestata da Dio Padre.

Sulle rive del Giordano Giovanni Battista predica la conversione e la penitenza per accogliere il Regno di Dio che è vicino. Anche Cristo riceve il battesimo di penitenza, ma con un significato ben preciso: Gesù è proclamato “figlio diletto” da Dio Padre e nello stesso tempo su di Lui si posa lo Spirito Santo, il quale  lo investe di una triplice missione:

  • Profeta = annunciare al mondo la salvezza;
  • Sacerdote = compiere l’unico e vero sacrificio accetto al Padre;
  • Re = egli è il Messia Salvatore atteso da secoli.

Col Battesimo il cristiano, in quanto viene cancellato in lui il peccato originale, diventa figlio di Dio e membro della Chiesa. Lo Spirito Santo e il ‘carattere’ che riceve hanno lo scopo di conformarlo a Cristo nel modo più perfetto; e questo vuol dire che come Cristo il cristiano deve essere:

  • profeta = portare al mondo la salvezza, cioè Cristo stesso;
  • sacerdote = offrire al Padre l’unico, vero e perfetto sacrificio a Lui gradito, cioè Cristo-Eucaristia;
  • re = essere un altro Cristo che salva il fratello.

Il cristiano ha la stessa missione di Cristo: portare agli uomini la salvezza!

La Chiesa e Cristo sono un solo corpo, un tutt’uno. Cristo ha salvato il mondo andando nel mondo, donandosi al mondo, sacrificandosi per il mondo; il cristiano salverà il mondo, gli uomini, annunciando Cristo, portando Cristo e, come lui, donandosi e sacrificandosi per gli uomini.

Se siamo pronti a questo, bene! Altrimenti l’essere cristiani di nome e non di fatto serve soltanto a farci deridere dagli altri; non solo: questo nostro comportamento sbagliato sarà motivo sufficiente e validissimo per non accettare l’insegnamento, la dottrina di Cristo. Ma se noi, invece, pratichiamo ciò che diciamo di credere, sarà la conferma, la prova che il Vangelo non è un’utopia.

Nel battesimo Cristo ha ricevuto l’investitura, il mandato, la missione di salvare gli uomini! Noi quale investitura abbiamo ricevuto? Il Battesimo a quale missione ci ha consacrati? Nati e vissuti nella fede della Chiesa, abbiamo bisogno di riscoprire la grandezza e le esigenze del Battesimo ricevuto. Ma non basta ricevere il Battesimo, bisogna viverlo! È vero che il Battesimo ci fa membra vive del Corpo di Cristo (= Chiesa), che ci mette in comunione con Dio, che ci integra nella famiglia di Dio, ma non è tutto qui. Queste realtà bisogna viverle, per essere cristiani di fatto e non solo di nome. Vivendo il proprio Battesimo, ognuno compie e realizza quella missione a cui è stato consacrato ricevendo il Sacramento.

Don Stefano Dell’Angelo

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