Cartoline da Bagnoli: Rifiuti e raccolta differenziata 

La rubrica di Giulio Tammaro

Apparteniamo a quella categoria di persone che girano per il paese, scattano foto e poi scrivono. Non abbiamo però la presunzione di essere uomini di cultura e tanto meno di essere storici locali, semplicemente amiamo il nostro paese e cerchiamo di renderlo, per quanto ci è possibile, un pochino migliore. Per qualcuno sarà “arte leggia”, ma è la passione per questa “arte leggia” che ci ha portato a ideare questa rubrica con l’obiettivo di segnalare le tante piccole problematiche che presenta il nostro paese e che se risolte lo renderebbero più bello e funzionale alle esigenze dei cittadini. Siamo consapevoli che i problemi non si risolvono solo con la denuncia o con la protesta. Per quello che ci compete, proviamo a segnalare tali problematiche anche su indicazione di tanti cittadini che quotidianamente vivono dei piccoli disagi. Lasciamo l’onere, a chi ha avuto mandato dai cittadini di amministrare, di provare quantomeno a prenderle in considerazione e di cercare una soluzione. Il titolo, lo ricordiamo, è ovviamente provocatorio, la nostra Bagnoli viene fotografata in ogni suo angolo, noi con le nostre “cartoline” intendiamo osservarla da una prospettiva diversa.


Rifiuti e raccolta differenziata 

Dopo una lunghissima pausa ritorna la rubrica “Cartoline da Bagnoli”. La cartolina che vi proponiamo in questo numero di Fuori dalla Rete ha come sfondo uno dei temi di maggior sensibilità, ovvero i rifiuti e la raccolta differenziata. Negli scorsi mesi, in paese, sono state diverse le iniziative messe in campo da alcune  associazioni e dall’amministrazione comunale. Le giornate informative dedicate agli alunni delle scuole elementari e medie, ha visto protagonista l’azienda Irpinia Ambiente, che ha illustrato ai ragazzi come differenziare e quali vantaggi comporta una corretta separazione dei rifiuti. Il Gruppo Giovani “V. Nigro” e la Giovane Sinistra hanno effettuato due giornate ecologiche ripulendo alcune zone del territorio bagnolese.

Iniziative apprezzabili riguardo ad un tema sempre di stretta attualità, eppure i problemi non mancano. Innanzitutto l’inciviltà di molti bagnolesi, (la maggior parte dei rifiuti disseminati per le nostre montagne e per il paese è opera di persone del luogo altro che napoletani!), ha portato a sporcare dopo appena due mesi l’area adiacente alla fontana dell’Acqualeggia, ripulita lo scorso mese di aprile dai ragazzi del Gruppo Giovani.

Valloni, scarpate, cunette, ogni luogo è buono per lasciare sacchetti della spazzatura.  Per non parlare di chi invece di deporre il suo sacchetto della spazzatura davanti al portone di casa nei giorni prestabiliti, preferisce mettersi in macchina e andare a depositarlo nelle isole ecologiche a Laceno o di chi si fa chilometri per sversare elettrodomestici e quant’ altro nei valloni del Laceno.

Queste sfortunatamente non sono le uniche criticità, il problema maggiore sono proprio le isole ecologiche a Laceno. In quegli spazi viene sversato praticamente di tutto e spesso i rifiuti vengono conferiti in maniera sbagliata, costringendo l’azienda che raccoglie i rifiuti   a caricare tutto nell’indifferenziata. Il risultato di questo cattivo smaltimento comporta un aumento dei costi e una minore percentuale di rifiuti differenziati. Leggendo i dati dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), si nota che la percentuale di raccolta differenziata relativa a Bagnoli è passata dal 73,51% del 2013 (primo anno di raccolta con il metodo porta a porta) al 63.76% del 2017 (ultimo anno disponibile), appena sotto la soglia minima per i comuni definiti ricicloni. Ad abbassare questa percentuale contribuisce anche un cattivo conferimento dei rifiuti in paese. In tanti depositano in scatole di cartone la frazione organica invece che negli appositi sacchetti biodegradabili oppure sversano tutto in enormi sacchi di plastica nei giorni in cui è prevista la raccolta dell’indifferenziato. Un discorso a parte merita la raccolta dei RAEE i cosiddetti ingombranti. Anche in questo caso ci sono alcune incongruenze come ad esempio quella di sospendere la raccolta il mese di agosto, ovvero nel periodo in cui c’è il maggior afflusso di turisti sul Laceno. La domanda allora sorge spontanea ma il proprietario di uno chalet o di un residence che ha un apparecchio televisivo o un elettrodomestico da buttare come fa? Ritorna appositamente a settembre nel giorno stabilito per smaltire il suo rifiuto? È un incentivo a sversare i rifiuti nel bosco.  Stesso discorso per quanto riguarda lo smaltimento dei materassi, da circa quattro mesi l’azienda preposta alla raccolta non effettua più il servizio e pertanto gli uffici del Comune invitano  i cittadini che ne richiedono lo smaltimento a tenerli in casa almeno finché non verrà ripristinata la raccolta.

Le problematiche inerenti alla raccolta dei rifiuti come abbiamo visto sono tante. Occorre innanzitutto sistemare le aree ecologiche a Laceno, si potrebbe poi istituire sull’altopiano, almeno per la frazione organica la raccolta porta a porta come avviene in paese. Va rivisto il sistema della raccolta dei RAEE (ingombranti) individuando un area (videosorvegliata) dove il cittadino può depositare l’apparecchio o l’elettrodomestico da smaltire o almeno istituire un paio di giorni al mese dove vengono raccolti e depositati in attesa di essere poi smaltiti. Si potrebbe incentivare in tanti modi a differenziare ad esempio premiando i cittadini che, in cambio di un corretto deposito, ricevono buoni per la spesa, o sgravi sulle imposte comunali, oppure istallando dei cassonetti incentivanti che in cambio di una corretta raccolta differenziata erogano  sconti sulla spesa, buoni benzina, bonus che si possono spendere nelle reti dei negozi convenzionati. Sono tanti i comuni che stanno provvedendo attraverso regolamenti ed iniziative a disciplinare incentivi ai cittadini virtuosi. Un atteggiamento virtuoso consente e assicura un aumento del valore economico dell’ambiente e dunque permette di ridurre i costi del servizio; se questo reale beneficio permette anche di ritrovarsi bollette più leggere da pagare o bonus per la spesa, agevola quel cambiamento culturale che consentirà una crescita culturale verso una gestione sostenibile del territorio e dell’ambiente. Proviamoci.

Giulio Tammaro

(da Fuori dalla Rete, Luglio 2019, anno XIII, n. 3)


IL GRAFICO

Potrebbe piacerti anche
Commenti

Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.