Cosa aspettarci dall’ultima parte di agosto?

di Michele Gatta

Ci avviamo verso l’ultima decade del mese di agosto con prospettive di andare incontro al primo e più significativo peggioramento del tempo sulla nostra penisola. Per analizzare tale svolta ci siamo avvalsi delle mappe emesse da tre centri previsionali mondiali. L’europeo di Reading, l’americano GFS e il canadese GEM. 
 
Significativa è la quasi totale “convergenza” che tutti e tre i modelli propongono con la loro ultima uscita modellistica. Poche volte assistiamo, a 120 ore di distanza, ad una evoluzione meteorologica così omogenea. Questo ci permette di dare una più che discreta probabilità che tale evoluzione possa realizzarsi.
Come si arriverà al peggioramento del prossimo fine settimana?
 
Fino a giovedì 23 agosto l’Italia continuerà ad essere interessata dall’anticiclone delle “Azzorre” che quest’estate ha quasi sempre “soppiantato” quello più insidioso e caldo “Africano”.
 
Nello stesso tempo però, ci troviamo anche in presenza d’infiltrazioni di aria fresca, che dall’Europa nord-orientale riesce a penetrare sui nostri mari. Una miscela adatta a creare una forte instabilità, che oltre a interessare le zone interne e montuose dell’appennino centro-meridionale, riesce spesse volte anche a portarsi sulle zone costiere, soprattutto del mar Tirreno, con relativo interessamento dell’Isole  a largo delle coste della Campania.
 
I temporali, con le temporanee diminuzioni delle temperature, che si rinnovano da diversi giorni, continueranno a interessare le zone interne appenniniche con sconfinamenti verso le zone costiere tirreniche delle regioni centro-meridionali. Tale situazione vede il nord-Italia più a riparo e in un contesto di termiche più calde rispetto alle regioni meridionali e parte di quelle centrali.
Dalla giornata di venerdì 24 agosto, la discesa di una “saccatura” dal nord-Atlantico, ricolma di aria fresca, attiverà i primi forti temporali sulle regioni settentrionali. La pressione calerà repentinamente.

Nel fine settimana (sabato 25 – domenica 26 agosto) la depressione, in spostamento verso la penisola balcanica, porterà un peggioramento del tempo sulle regioni centro-meridionali. Piogge, temporali e fenomeni grandigeni vanno messi in preventivo con annessa forte diminuzione della temperatura.

Una fase decisamente significativa che porterà ad una vera ed inequivocabile rottura dell’estate?

Nel precedente editoriale escludemmo tale ipotesi. Oggi ci sentiamo di confermare, in linea di massima, tale previsione. Certamente il “guasto” sarà molto importante e sicuramente porterà, nei giorni successivi, un significativo strascico d’instabilità, soprattutto per le zone interne della penisola.

Coloro che andranno in vacanza nella prima parte del mese di settembre non dovrebbero trovarsi agli “albori” di un anticipo di periodo autunnale, bensì a fasi di stabilità atmosferica intervallata da una relativa instabilità che in questa stagione estiva è stata la vera protagonista del tempo, soprattutto per diverse zone della penisola.


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