“Da lontano si tifa più forte”

Vivere all’estero non è facile. Non lo è mai stato. Ti mancano i sapori, le voci, gli odori di casa. Ti manca il dialetto, la semplicità delle giornate, gli amici di sempre (ne vengo da lì). Ma c’è una cosa che non ho mai smesso di portare con me: l’Avellino.

Qui dove vivo ora – tra strade che non parlano la mia lingua e cieli diversi – la mia squadra è più di una squadra. È casa. È un pezzo di cuore che batte ancora in Irpinia, anche se i miei piedi camminano altrove. E come dimenticare il lontano decennio di serie A ? Noi, l’Avellino, in Serie A si era tutto vero… In mezzo ai giganti del calcio italiano c’eravamo anche noi, con orgoglio, con grinta, con l’anima. Erano anni magici e anche se ne sono passati tanti ,il ricordo non se ne va. Anzi, si fa più forte.

E oggi, dopo tante salite, dopo le sofferenze, siamo di nuovo lì, a un passo dal sogno. Quasi certamente quest’anno torneremo in Serie B e ne vedremo ancora delle belle .. Eppure, malgrado gli anni passati, l’emozione è ancora più forte. Chissà perché. Forse perché ora capiamo meglio cosa significa lottare, cadere, rialzarsi. Forse perché l’Avellino è una parte di noi che resiste al tempo, alla distanza, a tutto.

Quando oggi sento pronunciare il nome “Avellino”, mi si stringe qualcosa dentro. Perché quella non è solo una maglia. È mio padre che me ne parlava, era la “Domenica Sportiva” la domenica sera , era la voce di Valente che commentava ,è la piazza Di Capua piena con le sue bandiere. È la mia infanzia, la mia storia. E sì, forse da lontano si tifa anche più forte. Perché quando sei via, ogni gol dell’Avellino è un abbraccio con la tua terra. Ogni partita è un ritorno.

Ogni volta che si parla di noi, io non mi sento più solo. Mi sento irpino. Mi sento figlio della mia terra. E, nel cuore, sempre in curva. Forza Lupi.

Antonio Vivolo