Da Montella al Vaticano: Padre Agnello è il nuovo parroco di San Pietro a Roma

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La comunità altirpina è in festa come quella del salernitano, terra di origine di Frate Stoia. Alla Santa Messa di ieri erano presenti tantissimi montellesi e bagnolesi. I canti sono stati eseguiti dalla corale di San Francesco a Folloni (ndr).


Con Montella nel cuore è stato nominato nuovo parroco  della Basilica di San Pietro in Vaticano, Padre Agnello Stoia. Da ieri il religioso 54enne, nato a Pagani, servirà la Chiesa nella parrocchia forse più importante del mondo. Il francescano che per anni ha guidato la comunità montellese, è stato, infatti, chiamato a guidare la comunità di San Pietro.  Un incarico importantissimo che lo vedrà lavorare anche con il Vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, un altro francescano il cardinale Mauro Gambetti. Padre Agnello fino a poco tempo fa ha curato le anime della parrocchia dei Santi Apostoli nel centro storico di Roma.

Ieri, con la Messa celebrata  dal cardinale  Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, Padre Agnello ha inaugurato il suo nuovo ministero pastorale. La cerimonia è stata trasmessa anche in live streaming sul canale italiano Youtube di Vatican News  per consentire a tanti fedeli di seguire a distanza la cerimonia. Tantissimi gli amici e fedeli che hanno voluto seguire la celebrazione, emozionati per il nuovo incarico del frate.

La sua vocazione è maturata all’ombra del convento di Sant’Antonio a Nocera Inferiore. Si è formato ed ha vestito l’abito dei Frati minori conventuali. Ha girato l’Italia, e non solo. Il suo cuore è a Montella, nel convento di San Francesco a Folloni, dove è stato 19 anni e dove è voluto ritornato per festeggiare i “90 anni di Nannina una delle veterane della Piana di Folloni e di san Francesco”, prima di rituffarsi nella vita romana e iniziare il suo ministero in San Pietro.

“Vado a dormire sereno e sazio di quanto bene il Signore ha fatto scorrere – ha detto Padre Agnello -. Soprattutto per il bene passato attraverso il cuore e le mani di chi ha operato nel silenzio perché tutto si svolgesse nel migliore dei modi”.

“C’è un gran fermento in vista del Giubileo del 2025 – si legge in un post sul profilo social di padre Agnello pubblicato solo pochi giorni addietro -.per l’organizzazione dei cammini che giungono a Roma, partendo da Canterbury e proseguendo fino a Leuca in Puglia, l’antica Finisterrae. Ma la Francigena è solo uno dei cammini per i pellegrini Romei, sono infatti tante le strade che conducono a Roma… tutte, dicevano gli antichi! L’amore di Cristo e dei suoi apostoli muove i pellegrini, muove il mondo, spalanca le braccia della Basilica come il colonnato del Bernini per accoglierlo tutto intero”.

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