Febbraio, il mese dell’amore

di Gino Di Capua

L’ AMORE…QUESTA EMOZIONE CHE NASCE DAL NULLA.

Com’è possibile…? Come può bastare uno sguardo, il filo di voce di un ciao, una mano sfiorata per caso, un profumo, la sorprendente luce di un viso che illumina improvvisamente l’ombra delle nostre paure, delle nostre incertezze, far nascere e trasmettere un sentimento così potente come L’ AMORE?

Mi ama… non mi ama… un po’, molto, appassionatamente, alla follia…!
Chi non ha sfogliato la margherita cercando di superare il terribile dubbio?
L’ Amore… L’ amore !!
Gli esseri umani si nutrono dell’amore che danno, quanto dell’amore che ricevono.
Amare… Mio Dio… Amare… Amiamo nostra madre, nostro padre, amiamo nostro fratello, nostra sorella, i nostri nonni, amiamo i nostri amici, amiamo il nostro cane…

Abbiamo amato così tanto già prima di LUI, prima di LEI… Ma il giorno che ci innamoriamo veramente, quel giorno, cosa accade nel nostro cuore, nel nostro corpo, per far nascere una passione tanto ardente?
Che succede? Sì, ti amo mamma… papà… Amo e continuo ad amare quelli che amavo prima, ma senza di LUI, senza di LEI non posso… non sono più niente… Non riesco più a vivere.

È NATA LA MAGIA DELL’ AMORE !

L’amore se condiviso, assume il suo pieno significato: ci ispira, ci motiva e consente l’accesso alla felicità ultima.

Amare ed essere amato, ha quindi un grande impatto sulla nostra vita.
Voler restare uniti, toccarsi, accarezzarsi, attrarsi fisicamente, fondersi.
Noi abbiamo tutti bisogno di nutrirci di questi sentimenti.

Cosa c’è di più meraviglioso che fare l’amore con la persona amata?

MA COS’È VERAMENTE L’AMORE ?

Questo sentimento così potente, incontrollabile, che sfugge alla logica e alla ragione. È l’emozione più forte, più bella e più terribile che si possa provare: meravigliosamente eccitante, palpitante!
L’ Amore trasfigura ogni rapporto e lo rende sublime!
Quando amiamo ci sentiamo bene: il sentimento d’amore aiuta a costruire la fiducia in noi stessi e ad aumentare l’autostima.L’amore è fonte di felicità, ma è anche subdolo, sofferente, lunatico, devastante, con contraddizioni a volte insensate. Amare è anche dare il potere a chi è amato di causare sofferenza… E nonostante questo, resta sempre il più bello dei sentimenti.

La vita senza l’amore vale la pena di essere vissuta?

Ma se l’amore è un’emozione, il dizionario ci dice che l’emozione è “un’agitazione, una reazione emotiva, in generale intensa, ma temporanea”. Se l’amore sarebbe tutto questo, come possono due persone far durare questa EMOZIONE reciproca attraverso le vicissitudini della vita insieme? Il vivere a due non è un comportamento istintivo. Dobbiamo imparare a vivere insieme, così come abbiamo imparato a camminare, a parlare, a scrivere…

Ma dove sono gli insegnanti? Possiamo fidarci solo del nostro cuore?

L’ amore si nutre anche del rispetto dell’altro. Si può amare qualcuno solo se lo si ammira e ci si sente ammirato. L’ammirazione è un sentimento di gioia e appagamento di fronte a ciò che si considera bello e grande.
Due persone che si amano condividono gli stessi progetti, gli stessi sogni, formano una coppia che vivono insieme il presente, e vogliono costruire insieme il loro futuro.

Quindi si devono rispetto e fiducia l’un l’altro. Il declino dell’ammirazione è parallelo al declino dell’amore. Dal momento in cui ci si urla contro, si ipoteca seriamente l’amore.

E questa, forse, è la parte più difficile dell’AMARE: saper perdonare quando si è feriti nell’anima. Saper andare oltre l’orgoglio.

Dobbiamo affidarci anche alla ragione dunque, oltre che al cuore: essere convinti che l’altra persona è unica, degna di rispetto e ammirazione. Da qui l’importanza di essere fieri l’uno dell’altro.
L’amore richiede dunque uno sforzo per far fronte alla durata e alla routine.
E allora la ragione può e deve suggerire al cuore come riconoscere i segni premonitori di una mancanza di affiatamento emotivo per poterlo ravvivare.
Fare quelle piccole qualcosa in più che fanno la differenza tra amare e AMARE: offrire dei fiori senza un motivo; una frase d’amore scritta su di un foglietto e lasciato lì per caso.
Telefonare, dire ti amo e riattaccare…

Insomma, tenere accesa quella fiamma che ci permetterà di continuare ad abitare nel posto più bello: nel cuore dell’altro.

(Auguro a chi mi legge una pandemia d’amore. Un’epidemia dove tutti possiamo tossire “TI AMO” e non trovare mai l’antidoto)

Gino Di Capua 

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