Ferragosto, sold out da Laceno a Verteglia. Stabile: «Ma dopo le feste sarà dura»

Il Mattino

Il presidente dei Federalberghi:«Non bastano tre giorni per risollevare il settore».


Quasi tutto pieno in Irpinia per ferragosto. Aree picnic ristoranti agriturismi e hotel. Laceno, il Terminio e l’altro Irpinia le mete preferite ma vanno forte anche Montevergine e il Santuario di San Gerardo. Da oggi fino a domenica molte strutture sono sold out, anche se con un numero di posti ridottoper le misure legate al contenimento della diffusione del covid19.

“Una rondine comunque non fa primavera” é la posizione di Gerardo Stabile presidente provinciale di Federalberghi. “Non bastano tre giorni per recuperare un anno terribile le cui prospettive future sono ancora un incognita”.

“Dopo il 20 agosto – dice Stabile–dobbiamo capire che flussi turistici avremo. L’invito è a venire in Irpinia proprio perché dal punto di vista della sicurezza la nostra provincia non ha problemi di spazi all’aria aperta.

Potrebbe essere questo un incentivo importante pe portare altra gente sul territorio anche dopo ferragosto. “Per ora ci godiamo i tre giorni ma poi guardiamo alle settimane successive, a quello che bisogna fare” aggiunge il presidente di Federalberghi. Gli operatori del settore possono respirare solo per i Irpinia e poi i Santuari di Montevergine e di San Gerardo.

Bene il Laceno. In questo caso già da una decina di giorni residence e ville sono pieni e gli alberghi stanno per registrare il tutto esaurito.

«I numeri sull’Altopiano non sono quelli del passato, ma il movimento c’è – sottolinea Stabile, che gestisce una struttura ricettiva proprio sul Laceno –. La gente preferisce ancora la nostra montagna. Le cifre comunque non sono quelle del passato. Registriamo soprattutto presenze dalla Campania. Pochi gli ospiti che arrivano dalla Puglia, se confrontiamo il dato con quello degli anni scorsi».

Attesi turisti, inoltre nell’Oasi Wwf “Valle della Caccia” di Senerchia e a Volturara Irpina dove sono gettonatissime la strada ferrata e l’area camper. Piacciono come sempre i boschi di Montemarano (in sindaco Beniamino Palmieri ha disposto la prenotazione obbligatoria dei tavoli).

Tappe mordi e fuggi a Montevergine e Materdomini. Anche in queste due località, sempre prese d’assalto dai fedeli, gli effetti del Coronavirus si fanno sentire.

«Si vedono pochi pullman nei parcheggi., La gente preferisce l’auto per paura, ma è difficile contare le cifre che si sono avute fino allo scoppio dell’emergenza sanitaria», riprende Stabile.

Per gli operatori del settore è già tempo di guardare ai prossimi giorni e alle prossime settimane. «Decreti governativi e ordinanze regionali impongono diverse misure e ci sono conti conseguenziali- evidenzia il presidente di Federalberghi -. Tutto questo con posti a disposizione diminuiti di molto e meno gente  in giro. Mi sono confrontato con i miei colleghi di altre province della Campania e la situazione è identica. Nel caso specifico dell’Irpinia si vedono più persone locali in giro nei paesi. Mancano invece i rientri dalla regioni del Nord Italia, delle famiglie di emigranti. Pesa l’assenza di eventi che danno un grossa mano. Il futuro è un punto interrogativo».

Dalla fine della prossima settimana, dal 24 agosto in poi, sono dolori per gli operatori dell’accoglienza dell’Irpinia? «Vediamo che succede – è la replica di Stabile – Siamo tutti in sofferenza. Basati pensare che molti dipendenti sono ancora in cassa integrazione. Credo che qualcuno deciderà di chiudere temporaneamente in attesa di tempi migliori. Ma volgiamo essere ottimisti e confidiamo in una fine dell’estate e in un autunno diversi».

Katiuscia Guarino (Il Mattino)


IL MATTINO DEL 14.08.2020

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