Gennaro Cucciniello, morto l’amato prof fondatore della sperimentazione al liceo Stefanini: «Non insegnava solo nozioni, la sua forza era il confronto costante»

È scomparso in questi giorni Gennaro Cucciniello, docente amatissimo e figura di riferimento del liceo Stefanini negli anni della grande stagione sperimentale. Nato nel 1943, si era laureato in Lettere moderne alla Sapienza di Roma. Nel 1975 aveva pubblicato il volume “Politica e cultura negli Illuministi meridionali” per l’editore Principato, segnando l’avvio di un percorso intellettuale e civile che lo avrebbe visto sempre attento al rapporto tra storia, educazione e società. Per lunghi anni membro del Comitato scientifico didattico dello “Stefanini”, nel 1986-87 fu anche coordinatore dello Sperimentale. Esperto di didattica della storia, venne chiamato dal ministero dell’Istruzione a far parte delle commissioni nazionali incaricate di definire i programmi della disciplina.

Tra il 1981 e il 1983 entrò nel direttivo dell’ Irrsae Veneto (Istituto di ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi) e collaborò alla pubblicazione collettiva “Istituto Stefanini. Vent’anni di Sperimentazione”.

L’IMPEGNO POLITICO

Parallelamente, il suo impegno politico lo vide attivo già dagli anni universitari nel Movimento Studentesco, nel sindacato e nel gruppo del Manifesto. Nel 1980 fu eletto consigliere comunale a Venezia per il Partito comunista e fece parte della commissione Scuola e cultura, guidata per un periodo anche come presidente accanto allo storico Marino Berengo. Alla scuola Cucciniello lasciò un’impronta profonda. La sua riflessione originale sulla didattica della storia, intesa come ricerca interdisciplinare, diede vita al Laboratorio di ricerca storica, esperienza appassionante e coinvolgente che segnò generazioni di studenti. Non a caso, quando negli anni Ottanta il ministero tentò di “normalizzare” la sperimentazione dello “Stefanini”, eliminando la ricerca storica e socio-ambientale, furono proprio gli studenti sostenuti dai genitori a mobilitarsi in difesa della loro scuola e del metodo che Cucciniello aveva contribuito a creare.

Molti ex alunni ricordano quell’esperienza come determinante per la loro formazione culturale e personale. Alcuni, affascinati dall’indagine storica, hanno proseguito gli studi all’università proprio a partire da quel laboratorio. «Cucciniello non insegnava solo nozioni – ricorda Anna Manao -, la sua forza era il rapporto educativo, il confronto costante, la capacità di far crescere i ragazzi nella consapevolezza critica, nel senso di responsabilità e in una visione solidale della vita». Anche dopo il pensionamento, continuò a essere un punto di riferimento per colleghi ed ex studenti, allargando i suoi interessi e condividendo riflessioni attraverso un blog (www.gennarocucciniello.it) seguito da molti.

Filomena Spolaor – Il Gazzettino 24-09-2025 

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