I toponimi bagnolesi nello stradario delle città italiane

Tanti sono i toponimi che ricollegano a Bagnoli Irpino negli stradari delle città italiane. La città di Roma ha dedicato al monte Cervialto una delle arterie principali del quartiere Nuovo Salario, Napoli invece ha omaggiato due illustri figli di Bagnoli, ovvero Leonardo Di Capua e Domenico D’Aulisio che nel ‘600 diedero vita ad una disputa filosofica sull’iride e sono considerati fra i più grandi scienziati del Regno di Napoli.  Avellino, invece, oltre al Di Capua ha intitolato una strada a Salvatore Pescatori fondatore del Museo irpino e direttore della biblioteca provinciale, al colonnello Vincenzo Cione ucciso dai tedeschi per essersi rifiutato di consegnare i prigionieri del suo campo, a Michele Lenzi pittore  e Sindaco di Bagnoli Irpino e al poeta satirico Giulio Acciani.

La curiosità è che oltre alle grandi città troviamo riferimenti anche in alcuni comuni, fra cui Pontecagnano Faiano in provincia di Salerno e Sciacca in provincia di Agrigento. Il centro salernitano ha intitolato una delle arterie cittadine alla nostra località turistica, via Lago Laceno mentre il comune agrigentino, al nostro paese con una strada denominata via Bagnoli Irpino.

Sarebbe interessante capire cosa abbia spinto questi due comuni a intitolare una strada al nostro paese e perché non ricambiare in qualche modo la cortesia?

Un discorso a parte merita la vicina Montella che come Bagnoli  ha intitolato una strada a Giovan Battista Abiosi. Nel corso dei secoli i due paesi si sono contesi i natali dell’astrologo e medico vissuto nel tra la fine del sec. XV e l’inizio del XVI che nel corso della sua vita ha pubblicato opere di critica letteraria e il frequente contatto con il popolo Arabo gli valse ad acquisire esperienza nel campo dell’alchimia e dell’astrologia pubblicando anche diverse opere. GT

(da Fuori dalla Rete Marzo 2025, anno XIX, n. 1)

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