Il degrado della chiesa rupestre “La Pietà” a Bagnoli. E considerazioni sull’ambiente nella Valle del Calore

di Angelo Capone

Il 17 Aprile 2019 sono andato al Cimitero di Bagnoli Irpino e, come ogni anno, dopo, ho sostato nel panoramico PIAZZALE circolare antistante la CHIESA della PIETA’, con esaltante Vista sull’A.V. del CALORE. Ho pensato ad una sua sistemazione e con postazione esplicativa politematica AMBIENTALE-NATURALISTICA e Storico-Archeologica della vista a 360°.

A dire il vero, mi sono chiesto, anche, come mai il RUDERE pericolante, e con detriti spingenti sul Portone di accesso, fosse sempre in condizioni di ulteriore degrado e con accentuazione del rischio Crolli nella Pietà stessa e sulla strada adiacente per Fontigliano di Nusco: i detriti trasbordano, oltre portone e portale, sul marciapiede e potenzialmente nella strada…!??

La segnalazione che feci, anni orsono, sul RUDERE di San Lorenzo indusse a dire: “Ce lo devono ricordare i forestieri”. Dopo si attivarono per innescare il processo di ristrutturazione. Non si sa mai: potrebbe succedere anche per la CHIESA RUPESTRE della Pietà: Toccati nell’orgoglio campanilistico. Tutto fa brodo, mi sono detto. Purché si faccia e si recuperi la memoria storica e culturale, sia essa laica o religiosa…

Ho pensato a quel CATTO-COM di Pasquale e… A proposito: * Nel prossimo numero del quadrimestrale “IL MONTE” di Montella, in uscita, ci sarà un ricordo di Pasquale Sturchio al terzo anno della sua dipartita. >>>

1) Allego un Link atto a ricordare quanto dissi su SanLORENZO e non solo: ((https://www.facebook.com/angelo.capone.315/posts/547696075759553))

2)  Allego anche, visto il momento elettorale, alcune considerazioni sull’AMBIENTE e sulla Nostra ALTA VALLE del CALORE Irpino: *…Attenzione a quando dicono (anche con un po’ di enfasi elettoralistica dovuta ai disastri ricorrenti e alle recenti contestazioni di giovani indotti da GRETA e non solo): BIO, SALVAGUARDIA, RISPETTO AMBIENTALE… Spesso sono parole generiche, subdole e forvianti – vedi SiTRIV/Petrolio etc – perciò attenzione!!? ***QUI, in A.V.CALORE, abbiamo già visto quasi tutto: 1)l’impresentabile GROVIERA (per giunta ad alto rischio crolli per gelo/disgelo, gravità e per fase dinamico-sismica) giustificata dall’Elettrodotto e dalle famiglie di lavoratori, che non possono attendere i PIANI, e quindi da sostenere…, 2) lo scempio di CHIUPPITO storico e poi 3) dell’URIO ré LI SCARPARI e di tutto il tratto di fiume connesso, non più al naturale, fino alla CASCATA della MADONNELLA, dove chiunque fa i propri bisogni e dove non si capisce i liquami come, dove vadano e quando e da dove?, 4) la cloaca fluviale poco o niente alimentata da acque meteoriche o sorgentizie oltre BARUSO e prim’ancora oltre LO PONTE ré LO JUMO, 5) l’EUTROFIZZAZIONE della CARPENETA e 6) le IPERTRASFORMAZIONI del GRETO contro ogni regola ambientale-naturalistica e di salvaguardia dell’HABITAT, degli Habitat…, 7) L’attraversamento di tubi di fogna, non perfettamente stagni, e tali in continuità, in falda acquifera, o in adiacenza, per far defluire liquami inquinanti verso il Nuovo DEPURATORE ubicato in area a dubbia idoneità e su direttrici idrogeologiche non ben determinate e/o ben caratterizzate nell’insieme idrodinamico, e sismicamente dipendente 8 ) il progredire del consumo di suoli agrari pianeggianti, irrigui o potenzialmente tali, e di grandissimo pregio, a scapito di aree cretose e improduttive vicine (“Terre amare, e toste, localmente”) per dare spazio a piste di atterraggio e fabbriche, si fa per dire, potenzialmente inquinanti e azzeramento delle potenzialità agricole di pregio a km zero e secondo la vocazione pedologica, <<la natura per fare un metro di quella terra vegetale nera impiega migliaia di anni >> 9) l’abbandono del Tronconito-Sorbitello a sé stesso e alla vegetazione spontanea ostruente e soggetto a tutti i rischi di alluvioni come quella del 1929, o di più al tempo dei cambiamenti climatici, 10) le perdite sul tracciato degli acquedotti in territorio montellese, 11) il degrado assoluto, l’abbandono e la libertà di profanazione delle opere di captazione delle sorgenti in quota, 12) Il mancato DeflussoMinimo Vitale Legale del fiume CALORE, 13) le aree a grande concentrazione di carsismo lasciate libere e soggette ad ogni azione inquinante e non solo, 14) le strade lasciate, dopo lavori , con libertà di cedere e consolidare per fare fossi e deformazioni indefinibili per mancate compattazioni in fase di rinterro, tutti liberi di eseguire lavori a capocchia sul manto bituminoso e non solo 15) La mancata fogna dal SS. Salvatore al Depuratore cittadino, oltre il “Ponte sul fiume” dove troppo spesso, per la puzza di fogne non stagne, non si può sostare, 16) oltre 30-40 anni di mancata o insufficiente depurazione dei liquami urbani, 17) l’inquinamento da polveri sottili, e non solo, lungo le direttrici di maggiore traffico in entrata e di transito a Montella, 18) l’uso incontrollato di pesticidi, glifosato etc, piretri e piretroidi, (assassini di api etc) ormai anche nei castagneti “BIO” IGP di Montella e adiacenze vocate, 19) mancate azioni di salvaguardia delle falde acquifere poco profonde della piana Alluvionale/lacustre di Montella-Folloni e Sotto Monticchio , 20) mancata differenziazione chiara ed esplicita dei latticini da pascoli autoctoni (da latte del luogo) rispetto ai latti provenienti dall’esterno di cui non si conosce né provenienza, né biocompatibiltà e qui solo lavorati e spacciati per montellesi o bagnolesi … stesso discorso per le Castagne alloctone spacciate per IGP sul mercato libero locale… 21) IRRIGAZIONE lasciando il fiume a secco/… razionalizzazione/invasi/ rimpinguamenti mirati… 22) Le mani su Verteglia, (salvo piccole, circoscritte ubicazioni improprie), da parte di gruppi affaristici e irrispettosi del contesto, sono state evitate solo per una serie di coincidenze favorevoli. Un uso “bipolare” rispettoso, nel vero senso della parola, e in coniugazione VALLE-Monte/Pianori (più valle/Paese che monte), é ancora possibile in un contesto di Parco e di reale Salvaguardia degli ACQUIFERI epi-ipogei/SORGENTI, 23) non attuazione delle azioni di salvaguardia secondo i dettati degli Strumenti Urbanistici Comunali vigenti o da meglio definire e integrare e/o di Enti superiori…

Insomma non basta dire ambientali-naturalistiche e/o coniugare salvaguardia del territorio e attività produttive o di altra natura… Forse serve seriamente dire che/cosa e come? e anche chiedere a chi di dovere cospicui RISTORI (anche e particolarmente infrastrutturali) per non fare danni e per le mancate opportunità di uso libero e produttivo di un singolare, esaltante, ma delicato territorio che diventa sempre più delicato al tempo dei Cambiamenti Climatici Estremizzanti le azioni meteoriche… E visto anche in prospettiva sismica, evento sempre in agguato nel territorio irpino ballerino…

Angelo CAPONE


Didascalie foto: 1) Quando la GROVIERA/ Le groviere (insieme di cave d’inerti calcarei) non interessavano VERSANTI vallivi e ORIZZONTI violati !!! La vegetazione prossimale era carente perché molte donne (meno gli uomini) andavano a frasche per fare fascine e “fascinielli”. Sono trascorsi 60 anni di esodo e di … … Stessa cosa Costa delle Rose e sul costone del MONTE ( a lo Monte)… Rimboschimento naturale! 2) Per formare un metro di terreno agrario, ( vegetale, nerastro con humus, fertile…) la natura impiega migliaia/ se non quasi decine di migliaia di anni. In pianura, poi, si creano le condizioni migliori e Noi, in un giorno, con un PIP pergiunta “legale”, passiamo azzerare il lavorio del tempo e addio AGRICOLTURA irrigua e BIO per SEMPRE!!?…??? Quando si dice Gestione del TERRITORIO… 3) Indecente GROVIERA di cave d’inerti calcarei…???

Potrebbe piacerti anche
Commenti

Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.