Il paese che verrà …

di Giovanni Nigro

C’è chi dice che…

… chi verrà nel 2018 a governare il paese avrà in mano il futuro di tutto Bagnoli e dovrà assumersi le sue responsabilità, considerando che a quanto pare sia in campagna elettorale, che dopo le elezioni riecheggerà in Piazza Di Capua una sola parola: Seggiovie, Seggiovie, Seggiovie!

Avremo un bel po’ di tempo prima delle presentazioni delle liste e quindi un po’ di tempo l’abbiamo per scegliere chi ci guiderà per i prossimi cinque anni. Lo scenario è abbastanza apocalittico, poco costruttivo e sentimentalmente depresso, considerando gli accordi, non ufficiali, ma ufficiosi tra il Partito Democratico e gli ex Udc, spostato a “sinistra” grazie non solo al sindaco di Nusco Ciriaco De Mita.

Dopo l’ufficialità della data delle elezioni governative del 4 marzo la kermesse politica in Alta Irpinia si sta mettendo a lavoro per la presentazione dei suoi candidati. Per chiarezza in Irpinia i collegi uninominali saranno due per la Camera dei Deputati: uno che comprende il capoluogo, l’Hinterland, Vallo Lauro Baianese e Valle Caudina, con una parte della Valle dell’Irno. I comuni di Chiusano San Domenico, Santo Stefano del Sole, Serino, Parolise, Salza, San Michele di Serino, Santa Lucia, Sorbo Serpico fanno parte del collegio di Ariano Irpino con i vecchi comuni del beneventano e l’altra fetta che comprende inoltre i comuni dell’Alta Irpinia e sette del salernitano: Oliveto Citra, Contursi, Campagna, Santomenna, Valva, Colliano e Castelnuovo di Conza. Per il Senato, invece, un unico collegio Avellino-Benevento.

Con i giochi ancora aperti per la presentazione delle liste, l’unico dato, al momento, certo è questo: l’inserimento nei nuovi schieramenti politici della compagine ex Udc coalizzata con il Partito Democratico, spinta e capitanata da Giuseppe De Mita, appoggiata dal progetto iniziale de L’Italia è Popolare, presentato qualche mese fa a Napoli. Il nome della coalizione che andrà a definire l’appoggio chiaro e puntuale alle fila del Pd è “Civica Popolare”, compostada un pezzo di centro e spostata a sinistra, con Alternativa Popolare, Centristi per l’Europa, Democrazia solidale, L’Italia è Popolare e l’Italia dei Valori.

Una ripercussione si potrebbe avere anche in ambito locale e soprattutto a Bagnoli Irpino con i demitiani e i democratici uniti. Ciò comporterebbe per la prossima tornata elettorale una lista unica, un unico schieramento tra uscenti ed opposizione Pd. Frutto della politica nazionale, come ogni cinque anni avviene, Bagnoli è lo specchio dell’Italia intera rimpicciolita, ma conforme alla nazione. Da questo accordo potrebbe nascere una nuova, vecchia Democrazia Cristiana, che chi scrive non ha vissuto, ma ne ha sentito parlare.

Ad opporsi ben pochi a questo sistema di candidature senza riconoscere valori di una società e come un tergicristallo si va a destra e sinistra per rimanere ancora una volta sicuro di un posto di lavoro, altrimenti non si saprebbe fare altro. La partita da giocare è importante ed il campo è Laceno, con i suoi pro e con i suoi contro, orientato verso il punto di non ritorno, il giro di boa sostanziale del futuro della comunità. Non come qualcuno pensa che è inutile ancora una volta parlare del Laceno, bisogna fare di tutto per scongiurare la fine, considerando il filo diretto che collega la comunità al polo turistico.

È anche vero che la campagna elettorale così povera di contenuti non dovrebbe rimanere chiusa in un cassetto per cinque anni, ma dovrebbe continuare fino al baldacchino in piazza. Se questo è il centro-sinistra chi ci sarà dalle altre parti, chi contrasterà l’unione di questa compagine e chi ovviamente le darà in mano il paese?

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