Dalle parti del Laceno, e non solo, si guarda con molta attenzione alla vicenda dei pullman a Roccaraso. Il boom turistico di una località è questione delicata. In teoria invocato da tempo come manna dal cielo, in Alta Irpinia. Ma oggi con relativa cautela. Significa indotto economico, ma può tradursi in mutamento dei tessuti urbani o rurali.
Così le parole del sindaco di Bagnoli Irpino e del Laceno, all’Osservatorio sullo stato della Provincia di Avellino tenutosi a Cassano Irpino, diventano un avvertimento. «Laceno è la nostra delizia, ma può diventare una croce – sottolinea Filippo Nigro -. Già adesso l’altopiano è un territorio vasto e difficilmente controllabile, nonostante il grande lavoro e la presenza delle forze dell’ordine. Si registrano episodi gravi come il taglio indiscriminato degli alberi, altri fenomeni come l’abbandono di rifiuti. E ci sono dei momenti al Laceno, penso alle domeniche con la neve ma anche ad altri momenti, dove è impossibile controllare il flusso di turisti. Solo poche settimane fa abbiamo avuto una grandissima presenza di visitatori che in pochi ricordano. E senza impianti di risalita. In questo periodo siamo riusciti a mantenere standard di accoglienza e sicurezza a tutti i livelli – puntualizza il sindaco -. Ma per il futuro gli enti sovra-comunali dovranno darci una mano. Ci troviamo infatti alle battute finali per il completamento delle seggiovie. Ciò ci induce a pensare con realismo ad un maggiore afflusso di turisti. Tutto questo rappresenta una bellissima opportunità, ma può diventare anche una grande emergenza. Possiamo e dobbiamo collaborare con istituzioni, associazioni e imprese per garantire a noi stessi condizioni di vita dignitose e serene».
Poi, ovvio, se i problemi fossero solo quelli legati al potenziale overtourism, l’Alta Irpinia sarebbe un paradiso. Ma in un territorio attrattivo e fragile si dovrà lavorare con attenzione ad aspetti come sicurezza in generale, sicurezza stradale, mobilità, ambiente. Alla ricerca di un equilibrio insomma. E poi paradiso non è.
Sono i rappresentanti di tutti i territori, da Bagnoli Irpino a Volturara Irpina, da Cassano Irpino, Nusco e Montemarano fino alla realtà più grande come Montella, a rivolgersi alle Istituzioni con preoccupazione. E su tutte va citata la preoccupazione del Vescovo Pasquale Cascio. «Siamo qui per dare voce al territorio – esordisce il religioso nella tappa altirpina del percorso di ascolto organizzato dalla Prefettura di Avellino -. Abbiamo tante cose belle ma basta un nulla per andare in difficoltà. E abbiamo tre paure. Quella di rimanere sempre più soli, penso soprattutto allo spopolamento. La paura di essere dimenticati dallo Stato, forse perché siamo pochi e non creiamo problemi. E la paura che la nostra voce sia una voce fuori dal coro della politica e dell’economia».
Sarà il Prefetto Rossana Riflesso a rassicurare Cascio e le comunità, rimarcando come l’osservatorio sia nato proprio per ascoltare ogni esigenza, particolare o generale. «Noi ci siamo – dice ai cittadini – e insieme alle forze
dell’ordine restiamo al fianco di tutti». I vertici provinciali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza affrontano la condizione dell’Alta Irpinia con un richiamo alla collaborazione. Per il Questore Pasquale Picone «ci troviamo di fronte a situazioni di criminalità che non si possono definire emergenza. Però a volte abbiamo a che fare con forme particolari, penso ai reati predatori, che vanno affrontate con sinergie più forti tra i sindaci dell’area – dice con riferimento alla videosorveglianza -. E sempre nell’ambito locale, penso ai reati ambientali, il territorio stesso può aiutarci con forme lecite e condivise per la prevenzione». Criticità, quelle legate all’ambiente, richiamate pure in altri interventi. «Alta Irpinia zona bellissima ma vulnerabile sul fronte ambientale», ricorda quindi il Comandante provinciale dei Carabinieri, Domenico Albanese. «E l’azione a difesa della natura, a volte della salute stessa dei cittadini, è priorità assoluta per l’Arma così come il contrasto ai furti, alle truffe a danno degli anziani e alla violenza di genere». Per Leonardo Erre, Comandante provinciale della Guardia di Finanza «qui in Alta Irpinia, dove tra l’altro sono presenti diverse eccellenze, il nostro compito è quello di lavorare per un’economia sana a garanzia di tutti».
Giulio D’Andrea – Il Mattino 31-01-2025
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