PD Bagnoli: dal partito liquido al partito gassoso

di Aniello Memoli

Ci ho pensato un poco per scrivere queste mie note. Il Partito Democratico è l’unica ancora di salvezza in questo paese allo  sbando  ma è un fuoco che va alimentato continuamente.  Sono un iscritto del Pd da sempre ed ho partecipato a tutte le primarie oltre ad essere stato coordinatore del circolo di Bagnoli Irpino  anche quando altri , criticandoci, militavano in partiti diversi  e più radicali. Era il 14 febbraio 2020 quando la coordinatrice del circolo locale si dimetteva manifestando la volontà di non assumere nemmeno il ruolo di reggente. Poi nulla. A maggio di quest’anno scopro che un reggente è stato nominato e che la riunione per la elezione del segretario del circolo è fissata per il giorno 28 maggio ( sabato ) a partire dalle ore 10,00  presso un locale del paese,  che invece le elezioni erano previste nel pomeriggio dello stesso giorno  e che in data  27 maggio si sarebbe dovuto tenere  una riunione per le candidature (alle ore 20,30 ).  Ho pensato: finalmente il PD si muove si inizia rifare politica. Il venerdì all’orario stabilito incontro un amico iscritto che mi riferisce: “Non se ne fa  nulla (della riunione )  non c’è  nessun”. Il  sabato pomeriggio  mi reco per andare a votare e  trovo la sede (provvisoria) di nuovo chiusa. Si era già votato, per acclamazione,  la mattina del sabato alla  presenza di un garante   provinciale. Questo  il racconto freddo e oggettivo. Mi vengono in mente tante cose del PD di Bagnoli ma mi limito a pochi pensieri. Innanzitutto  rifletto: un partito di sinistra  fissa le elezioni del suo segretario il sabato mattina dalle ore 10,00, ma come può essere?

  • Mi chiedo: ma gli iscritti non lavorano e i responsabili di Avellino  nemmeno?
  • Mi chiedo: ma le nostre primarie non sono state sempre un modello di partecipazione?
  • Mi chiedo: ma  la democrazia diretta che fine ha fatto?

Insomma  da aprile  2020 ad oggi,  solo sporadici incontri  in campagna elettorale, mai una riunione, mai un dibattito e di motivi ahimè  una montagna . Per  la   prima  volta nella storia, alle lezioni comunali dell’ottobre 2021 la sinistra di Bagnoli   non ha avuto rappresentanza  e   non c’è nulla da discutere? Nulla da rivedere? Gli elettori  cosa pensano  di ciò? E’ tutta colpa del Covid?

Un iscritto di Bologna nel dicembre 2021 diceva : “… Diciamo che   stiamo   vivendo   ora   a  Bologna quello che nel resto d’Italia  è   in   gran parte già avvenuto (Bagnoli ha anticipato i tempi). Cioè la trasformazione da partito di massa, territoriale, gerarchico, a partito d’opinione,   fluttuante, senza   una  precisa  base sociale. Un partito più liquido, insomma . ….”. Ebbene vista la situazione a Bagnoli e forse in Irpinia il partito si è vaporizzato (da liquido a gassoso ahimè)  e non ci resta che sperare per una sua nuova condensazione.

Non voglio aggiungere altro ma al segretario  provinciale che mi legge per conoscenza (mi sono procurato la sua mail) voglio ricordare Gesù : “Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos “..

Aniello Memoli

(da Fuori dalla Rete, Giugno 2022, anno XVI, n. 3)

 

 

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