Report dell’Iss e della Procura: per Bagnoli le notizie sono buone solo a metà

I risultati preliminari dell’indagine epidemiologica-ambientale avviata grazie all’accordo di collaborazione tra l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e la Procura della Repubblica di Avellino e divulgati nei giorni scorsi, mostrano un Irpinia verde a metà. In una area storicamente definita verde e incontaminata sono stati censiti 296 siti con potenziali sorgenti di contaminazione e  attestato che il 51% della popolazione risultata risiedere nel raggio di un chilometro da questi siti.

Per Bagnoli Irpino le notizie sono buone solo a metà, perché se da un lato, fortunatamente, nel nostro territorio comunale non sono stati riscontrati potenziali siti di contaminazione, dall’altro il nostro comune viene classificato in Classe 3, ovvero in una soglia intermedia, in quanto i valori più elevati di IP (2500/1875) sono stati attribuiti ai a diversi “siti potenzialmente contaminati/in attesa di indagine”, localizzati nel comune di Montella.

Nell’attesa di capire di cosa si tratta e che incidenza hanno questi siti contaminati sulla salute della popolazione bagnolese a parlare sono i dati dell’analisi sanitaria, condotta su dati ISS relativi al periodo 2010–2021, che restituisce un quadro complesso per l’Irpinia, dove se da un lato la mortalità generale e quella per i principali gruppi di patologie tumorali (apparati circolatorio, digerente e urinario) risultano inferiori alla media regionale, dall’altro si registrano eccessi di mortalità e ospedalizzazione per malattie respiratorie acute e un aumento dei ricoveri per asma, oltre ad eccessi di mortalità per tumori del testicolo e del sistema nervoso centrale, nonché un incremento dell’ospedalizzazione per queste stesse patologie. GT