Seggiovie, Laceno riavrà il suo cuore d’acciaio

Una bella notizia per Laceno e Bagnoli da poco si è concluso l’iter per l’assegnazione della gestione dei nuovi impianti di risalita che sono stati affidati alla Laceno Live srl di Grottaminarda. L’azienda irpina prevede l’investimento di circa due milioni di euro  con la prospettiva di arricchire il sito di attratto teso alla destagionalizzazione.

Finalmente dopo otto anni il Laceno avrà la sua stazione sciistica, finalmente si  chiude un capitolo buio per la nostra comunità e se ne apre un altro che speriamo sia felice per tutti a partire da chi in questi anni ha continuato a tenere viva la nostra località turistica pur fra mille difficoltà.

Oggi che ci si avvia verso una rinascita della nostra stazione sciistica e speriamo di tutto il comprensorio di Laceno la domanda, che già in passato ci siamo posti attraverso queste colonne, ritorna più attuale che mai: una seggiovia ci salverà? Detta così sembra una provocazione in realtà la  domanda è più che lecita vista la situazione attuale in cui versa il paese.  Se vogliamo davvero dare una svolta al Laceno non dobbiamo farci sfuggire le occasioni che si aprono davanti a noi.  Occorre che ognuno faccia la propria parte.

Resta comunque, in chi scrive, il dubbio che da sola una seggiovia non ci salverà. Questo non per essere disfattista ma semplicemente perché il mondo cambia velocemente mentre noi siamo ancorati a logiche novecentesche.  Il vero turismo non è quello a cui siamo abituati, non si può pensare di fare turismo sperando: che nevichi abbondantemente in inverno, che il sole ci accompagni nei giorni di sagra o nei mesi estivi.

Programmazione e  promozione sono fondamentali per chi vuole vivere di turismo. Sicuramente la riapertura delle seggiovie porterà un po’ di gente, perché è una novità, perché dopo otto anni finalmente si potrà sciare di nuovo, il problema è, guardando anche alle precipitazioni nevose degli ultimi inverni, che è tutto concentrato in un mese un mese e mezzo al massimo. E senza una programmazione, senza una diversificazione dell’offerta turistica non si va da nessuna parte. Saremo capaci di affrontare e vincere le sfide che ci attendono?

Lo spero per Bagnoli per i tanti operatori che investono ogni giorno soldi ed energie per andare avanti, lo spero per le nuove generazione, perché possano avere la possibilità di scegliere se restare o partire, se investire le proprie energie nel proprio paese o cercare fortuna altrove e non essere costrette ad emigrare,  come invece è capitato a tanti bagnolesi in questi anni.

Forse penso e scrivo sempre le stesse cose, ma lo faccio perché per me Bagnoli è il posto più bello del mondo e non lo cambierei per nessuna ragione. Forse la mia è un’utopia, intanto intorno a noi tutto si muove, eppure, senza presunzione, in questa provincia siamo uno dei pochi paesi ad avere le potenzialità per fare la differenza. Perché continuare a sprecarle?

Giulio Tammaro – (da Fuori dalla Rete Giugno 2025 Anno XIX n. 2)

 

 

 

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