Vertenza seggiovie: no del Tar allo sgombero. Riconosciuti diritti del concessionario

Il pronunciamento

29.03.2018, Il Mattino (di Giulio D’Andrea)

Seggiovie Laceno, il Tar ferma lo sgombero

Il Comune non può ancora riprendere possesso degli spazi fino ad ora gestiti da Giannoni. Sarà un altro inverno senza impianti aperti.

L’ordinanza del Tar di Salerno mette nuovamente in stand by il Laceno e la sua stazione sciistica. I tempi per una ripresa delle attività sportive e di conseguenza turistiche si allungano: l’altopiano si avvia verso la seconda stazione senza seggiovie.
Ieri mattina la pubblicazione del provvedimento che sospende lo sgombero degli impianti, ordinato a gennaio dal Comune di Bagnoli Irpino nei confronti dello storico concessionario «Giannoni». Dunque l’infrastruttura sportiva, con tutte le strutture e gli spazi annessi, resta al momento una terra di confine tra le aspirazioni dell’ente e le rivendicazioni della società che per anni ha gestito la stazione.

La prossima udienza è stata fissata per il 19 settembre. Considerati i tempi sarà impossibile, salvo accordo tra le partiche si possa tornare a sciare il prossimo inverno. Per il secondo anno consecutivo niente discese e salite panoramiche, neanche in primavera e in estate.

I lavori di restyling auspicati sembrano a questo punto abbastanza lontani dalla partenza, anche perché dovranno essere preceduti da un bando. Se tutto dovesse andar bene per l’amministrazione di Bagnoli, l’ente comunale non riavrà tutti gli spazi in questione prima dell’autunno.

La piena disponibilità di questi spazi è condizione minima e fondamentale per poter accedere ai finanziamenti pubblici., quindi per rifare le seggiovie: i lavori di ammodernamento delle strutture erano e sono ancora adesso l’obiettivo del primo cittadino Filippo Nigro. Di sicuro dovrà risolvere la partita la nuova amministrazione, in continuità o discontinuità rispetto all’attuale.

Si voterà infatti per l’elezione del sindaco e consiglio comunale tra maggio e giugno. Quello delle seggiovie sarà sicuro tema di campagna elettorale, ma la strada che la vicenda continua a prendere è d’interesse regionale per i tanti appassionati degli sport invernali e per gli operatori turistici.
L’amministrazione aveva cantato vittoria dopo la sentenza del Consiglio di Stato di inizio febbraio, che dopo un lungo iter di ricorsi e contro-ricorsi aveva imposto la fine della concessione alla società Giannoni. In effetti la decisione del giudice di Palazzo Spada continua ad avere valore, ci mancherebbe. Ma evidentemente la questione resta molto più spinosa dal punto di vista burocratico.

In particolare il Tar di Salerno ha deciso in Camera di Consiglio di evitare un «pregiudizio irreparabile». E ha anche disposto una relazione tecnica sugli impianti da consegnare ai magistrati amministrativi entro sessanta giorni.


28.03.2018, Ultim’ora 

La sospensiva del provvedimento di sgombero è stata ufficialmente accolta dal TAR di Salerno. Il tribunale amministrativo si riserva la verifica approfondita delle particelle in proprietà e quelle in uso da parte del concessionario Giannoni. Sentenza attesa per il 19 settembre 2018.

Il pronunciamento del TAR:

  • Considerato che la complessità della vicenda fattuale sottesa alla presente controversia preclude un vaglio dei motivi di ricorso nei limiti della cognizione sommaria propria di questa sede;
  • Ritenuto, in ogni caso, che, allo stato, l’impossibilità di determinare le aree contese, distinguendo quelle di proprietà della ricorrente e quelle rientranti nel demanio comunale, impone in questa fase la sospensione del provvedimento di sgombero, onde evitare un pregiudizio irreparabile per le dedotte posizioni domenicali;
  • Ritenuto necessario, al fine di delineare il quadro istruttorio, disporre una N. 00301/2018 REG.RIC. verificazione onde individuare, alla luce delle opposte deduzioni e della documentazione depositata, le aree ancora in proprietà della ricorrente e quelle rientranti nel demanio comunale;
  • Considerato opportuno delegare ex art. 66 c.p.a. all’espletamento della disposta verificazione il Responsabile dell’Agenzia del Territorio di Napoli, o suo delegato, che provvederà, entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione della presente ordinanza, a redigere apposita relazione da depositare presso la segreteria della Sezione;
  • Ritenuto che sussistono, nelle more, ragioni legate al mantenimento dell’attuale situazione in fatto sino alla definizione nel merito della presente controversia, fissando a tal fine la relativa udienza pubblica per la data del 19 settembre 2018, per la sospensione degli effetti del provvedimento impugnato con compensazione delle spese di giudizio relative alla presente fase;

Accoglie e per l’effetto:
a)sospende il provvedimento impugnato;
b) fissa per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 19 settembre 2018;
c) dispone procedersi alla verificazione nei termini e nei modi indicati in parte motiva.


27.03.2018, Ultim’ ora 

Con questo nuovo pronunciamento del Tar la querelle Seggiovie si complica di nuovo e gli scenari futuri diventano imprevedibili.

Era attesa per stamane la sentenza del Tar sul provvedimento di sgombero emesso dal Comune di Bagnoli Irpino nei confronti del concessionario Giannoni, e da quest’ultimo impugnato in “compagnia” della società MAR.GI sas che gestisce il bar-ristorante La Baita Solarium sulla base di un contratto di fitto con il concessionario.

Da indiscrezioni si apprende che il Tar si è pronunciato dichiarando non praticabile il provvedimento coattivo in quanto vengono riconosciuti al concessionario diritti dominicali su alcuni cespiti.

La commissione del TAR si riserva di decidere la competenza giurisdizionale perché, appunto, essendoci delle “proprietà”, la competenza potrebbe anche essere rivalutata al tribunale civile.

La situazione, a questo punto, si complica e non poco. Quali gli scenari che potrebbero aprirsi dopo il pronunciamento del Tar sulla competenza giurisdizionale?

Prima ipotesi. Emesso il verdetto, si avvia una causa civile dai tempi biblici e dagli esiti incerti. Seconda ipotesi. Il Comune potrebbe “ripensarci” e scendere nuovamente a patti con il Concessionario. Si “concorda” l’EQUO VALORE di quei diritti (rivendicati dai Giannoni), si LIQUIDA il concessionario e si rientra  poi nel pieno possesso dei terreni e delle infrastrutture presenti nell’areale delle seggiovie.

C’è una terza opzione? Vedremo. Attendiamo di capire gli sviluppi futuri di questa intricata matassa.


27.03.2018, Il Quotidiano del Sud

Bagnoli, ancora caos sulla questione seggiovie

Sulla questione seggiovie del Laceno sembra non terminare il battibecco tra le parti e il Tar della Regione Campania oggi deciderà sull’ordinanza di sgombero emessa dal Comune di Bagnoli Irpino nei confronti della Società Giannoni.

Dopo la proroga di 14 giornid ell’ordinanza che per il primo cittadino di Bagnoli Irpino Filippo Nigro, doveva avvenire il 13 di questo mese, la giornata di oggi sembra essere decisiva.

Nigro aveva firmato l’ordinanza di sgombero a carico della società Giannoni il 12 gennaio scorso, in cui si chiedeva alla società di lasciare le aree in questione, con una tempistica di 60 giorni. Il primo cittadino di Bagnoli Irpino quindi, aveva lasciato intendere una serenità sulla decisione del Tar, considerando anche la pronuncia avvenuta qualche mese fa sulla sentenza definitiva del Consiglio di Stato che aggiudica al comune una vittoria in termini giudiziari, ritornando in possesso dell’area. Nigro, da queste colonne, si era detto fiducioso sulla pronuncia del Tar ed aveva affermato: “È stato visto dunque che si poteva congelare l’effettività dello sgombero ed arrivare a 14 giorni dopo alla discussione con gli avvocati. Il 27 marzo si farà valere sicuramente la decisione definitiva del Consiglio di Stato che ammette la vittoria del Comune di Bagnoli”.

Considerando anche che in un incontro sul Laceno il governatore della Campania De Luca, aveva assicurato la manifestazione di interesse per il polo turistico campano, dicendo: “favoriremo l’acquisizione al patrimonio pubblico anche di questa risorsa”.


Il Quotidiano del Sud del 28.03.2018

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