Il Giro ritorna a Laceno ma che beffa per Pantani

22 Maggio 1998 - VI tappa Maddaloni - Lago Laceno

Giro d’Italia edizione 1998. A distanza di ventidue anni la corsa rosa ritorna sul Laceno. L’ ottantunesima edizione della Giro d’Italia si svolse in ventidue tappe dal 16 maggio al 7 giugno 1998 con partenza a Nizza in Francia e arrivo a Milano precedute da un cronoprologo iniziale,  per un percorso totale di 3 811,6 km.  A trionfare fu uno strepitoso Marco Pantani che riuscì a vincere  un’ avvincente duello ai danni del russo Pavel Tonkov. Il Pirata, nella tappa di Plan Montecampione, scattò continuamente nell’ultima ascesa staccando il suo tenace avversario solo a tre chilometri dal traguardo. Zuelle, vincitore della tappa di Lago Laceno, sembrava avere in pugno la corsa ma calò sulle Alpi e terminò il Giro a più di mezz’ora da Pantani. Il Pirata in quell’anno si impose anche a Parigi riuscendo nel accoppiata Giro-Tour, impresa riuscita solo ai grandi Campioni.

L’edizione del Giro del 1998 tornò ad essere trasmessa in diretta dalla Rai dopo le cinque edizioni consecutive andate in onda sulle reti Mediaset. Questa edizione, vide inoltre il ritorno di Adriano De Zan come telecronista, e l’ esordio come  commentatore tecnico dell’ ex ciclista  Davide Cassani.

22 Maggio 1998: Sesta tappa Maddaloni- Lago Laceno

Il tappone, tutto in terra campana, che da Maddaloni terminava a Lago Laceno, rappresentò il primo importante appuntamento con la montagna dei cinque in programma per gli scalatori del Giro, oltre ad essere l’unica tappa di montagna del Sud.  Fu una delle tappe più lunghe con oltre 150 chilometri di cui 40 km in salita. Le ascese al valico del monte Taburno, a quello di Faggio e al valico di Colle Molella, resero la tappa molto movimentata con diversi attacchi già dai primi chilometri.  Negli ultimi cinque tornanti, quelli che da Bagnoli portavano oggi come allora a Laceno, Zuelle, dopo un primo sbandamento iniziale, mostra tutta la sua ottima forma fisica e le sue doti da cronoman. Nell’ultimo chilometro di salita l’Occhialuto accelera in maniera decisiva e leva di ruota prima Leblanc e poi Pantani, proprio in prossimità del valico di Colle Molella. Negli ultimi quattro chilometri in piano, riesce a difendere l’esiguo vantaggio e a guadagnare altri secondi preziosi, trionfando solitario sull’altopiano.  Zuelle conquista così, oltre alla tappa anche la maglia rosa, tolta dalle spalle di Bartoli.

Fra i tornanti del Laceno, Pantani, Bartoli e Leblanc regalano non poche emozioni, a tutti gli appassionati, con scatti, fughe e un testa a testa finale davvero avvincente. A Laceno si ripropone la stessa scena del 1976, quando a salire sullo scalino più alto del podio fu uno straniero, il belga De Vlaemnick, mentre la maglia rosa passò da Moser a Gimondi. La tappa di Laceno rappresentò il primo momento di difficoltà per Pantani. Essere staccati da Zuelle in salita fu una bella batosta sul piano psicologico, per lui che era il più forte scalatore del mondo.  Ma in fondo Pantani non era mai andato bene nelle prime salite dei Grandi Giri. L’edizione del 1998 fu un grande evento per tutta l’Irpinia, attraversata da una carovana di oltre milleduecento persone, che fra i tornanti del Laceno incitarono fino allo stremo il Pirata idolo indiscusso degli amanti delle due ruote.

La magia del Giro d’Italia in una lettera alla Gazzetta dello Sport

Come nelle favole, dove i sogni diventano realtà così il sogno dei bagnolesi Arturo Tammaro e Eusebio Marano di riportare la corsa rosa a Laceno si realizza grazie ad una lettera inviata alla RCS Sport editrice del quotidiano la Gazzetta dello Sport e a dispetto di ogni pronostico, il più importante quotidiano sportivo italiano rispose ai due bagnolesi scrivendo che non potevano prendere in considerazione la loro istanza, ma che dovevano far pervenire formale richiesta tramite il Comune di Bagnoli Irpino. I due bagnolesi allora passarono tutto all’allora amministrazione comunale, guidata dal prof. Attilio Meloro, che si fece carico delle istanze dei due intraprendenti bagnolesi, formalizzando  la richiesta  di poter ospitare l’arrivo della tappa che poi fu organizzata in collaborazione con la Comunità Montana Terminio Cervialto.

(da Fuori dalla Rete – La Calzetta del Giro, Edizione Speciale 09 Maggio 2023)

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