La grande ammucchiata

di Carmine Marano

In questi ultimi anni ci sono stati degli avvenimenti sconvolgenti ed inaspettati che hanno completamente travolto e modificato la nostra quotidianità, oltre che la nostra economia con risvolti politici sconvolgenti.

Già da tempo, a dire la verità, una gran parte dei cittadini si era allontanata, con rassegnazione dalla politica, di questo vorrei soffermarmi. Nel 2018, con l’elezione per il rinnovo del parlamento si ebbe la vittoria del Movimento 5 stelle, con il 33% dei consensi, seguito dal risultato di un partito populista, la Lega, con il 18% dei voti. Una rivoluzione nello scenario politico italiano. Da una parte il trionfo di un movimento anticasta che voleva cambiare e rivoltare il sistema che per anni aveva contribuito alla corruzione e al decadimento della società, dall’altra un partito che con lo slogan “prima gli italiani” e la lotta all’immigrazione clandestina aveva ottenuto una affermazione fantastica. Insieme queste 2 formazioni “particolari” avevano più della metà del consenso degli italiani: ma dopo vari mesi di tentativi da parte del Presidente della Repubblica di comporre il governo si arrivò finalmente, alla soluzione ossia il M5S unitamente alla Lega, con un accordo programmatico fanno nascere un governo gialloverde, con a capo un Presidente del Consiglio “pescato” nella società civile.

Questa era una alleanza anomala, ma molto più vicina al pensiero degli elettori. Purtroppo finita la luna di miele, iniziarono le prime difficoltà, evidenziando delle differenze subito palesi, fino ad arrivare alle dimissioni dei  ministri leghisti, Salvini in primis, e quindi la fine dell’alleanza di governo.

Quando tutto sembrava portare al voto ecco, invece, un altro colpo di scena: si forma un nuovo governo, con i 5S, il Pd, Italia Viva e LeU, dando un altro colpo mortale ai programmi elettorali dei partiti e uno schiaffo agli elettori increduli, soprattutto i grillini. Dopo un pochino dii tempo, anche questo tentativo si schiantò sulle differenze abissali e sul programma da intraprendere. Ancora una volta, quando tutto sembrava portare a nuove elezioni viene fuori una nuova maggioranza di governo. In modo miracoloso. scompaiono tutte le divisioni. le differenze riscontrate e soprattutto i programmi elettorali, nella quale i partiti avevano “estorto” il consenso. Il popolo, messo, ancora in secondo piano, per interessi come si usa dire, in questi casi, per il bene dell’Italia.

Questa cosa a me mi è tuttora incomprensibile, perchè è come ammettere che prima si governava per se stessi e per gli interessi di partito. La grande ammucchiata, nata con il motto “vogliamoci bene, fratelli”, credo che non avrà vita lunga, il suo percorso sarà come un campo minato, prima o poi qualcuno ci lascerà le penne e ci saranno esplosioni clamorose. La fine sarà, che finalmente il popolo sovrano potrà scegliere chi lo deve governare e rappresentare nel sacro vincolo delle urne.  Con la speranza che si può tornare alla normalità e che la politica possa presto ritornare ad essere la protagonista nel risolvere i problemi di ogni genere che ci saranno, a maggior ragione, dopo la pandemia.

Carmine Marano 1960

(da Fuori dalla Rete, Marzo 2021, anno XV, n. 1)

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