Le mie e le nostre radici!

di Gino Di Capua

Bagnoli Irpino, Lago Laceno… mi mancate. Caspita se mi mancate.

Non riesco spiegare questo sentimento di nostalgia che dovrebbe essere sepolto da 50 anni di lontananza fisica oltre che psicologica.

Perché il legame con il mio, il nostro Bagnoli rimane così forte per la maggior parte di chi vive lontano? Un vero cordone ombelicale che ci trascina alla ricerca delle nostre radici. Bagnoli, in fondo, è solo un archivio dei miei primi 20 anni di vita.

Ho sempre pensato che l’estate fosse la stagione del ritorno a “CASA”, lo stesso Ulisse nell’Odissea ritorna a Itaca proprio nel pieno dell’estate. Accade così a tanti di noi che in questo periodo troviamo il tempo per passare qualche settimana nei luoghi dove siamo stati bambini e poi ragazzi: a Bagnoli Irpino, a casa nostra.

Tornare alla ricerca di amici, luoghi, visioni e odori per i quali durante tutto l’anno proviamo spesso quel senso di mancanza e di nostalgia, e poterci finalmente immergere nelle nostre radici.

Quanti ricordi lasciati dietro di me. Ho l’ansia di rivedere il mio Bagnoli…

Ho voglia di risvegliare nei miei ricordi certe ceneri del mio passato.

Sento la nostalgia di quella fitta al cuore che mi prende, ogni volta che riscopro i tanti paesaggi d’altri tempi. Ricordare con la giusta malinconia quei momenti preziosi che hanno scosso la mia infanzia e la mia adolescenza.

Mi manca la visita al cimitero, dove giacciono coloro che in passato hanno vissuto nel paese e nel mio cuore. Mamma, papà, i nonni. Poter venerare con pietà il ricordo di coloro che ho conosciuto, che ho amato e che amo ancora.

Mi manca quell’immenso altopiano del Lago Laceno… Camminare tra i boschi e respirare l’ossigeno dei suoi faggi per fermarmi poi a “Lo Spiedo”, a “Il Fauno” o in qualunque altro ristorante per gustare un piatto di ravioli, che sicuramente non sarebbe dispiaciuto nemmeno a Ulisse, e inebriarmi di quel dolce profumo che emana il nostro tartufo.

E così per tutti questi motivi e altri ancora, accade che ci mettiamo in viaggio alla ricerca delle nostre radici.

Gino Di Capua

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