Ma è vero che avremo una “rovente” stagione estiva?

di Michele Gatta

Con il 1° giugno esordisce la stagione estiva meteorologica. Quest’anno è molto attesa per la pandemia che interessa tutto il nostro pianeta. La gente si interroga: con l’arrivo del caldo possiamo sperare che il “covid 19” possa essere debellato più facilmente? Le tesi fra i vari esperti mondiali della materia sono alquanto variegate. Pertanto l’attenzione della gente resta, a mio avviso, la forma più efficace per sconfiggere questo male.

Le proiezioni di alcuni centri mondiali di previsioni meteorologiche ci annunciano una estate calda per la nostra penisola. Si leggono su alcuni siti meteorologici che in diverse zone dello stivale si misureranno più volte temperature di 40° se non oltre.L’impressione personale è che ci troviamo davanti a “scoop” (dei siti meteorologici) che vanno alla ricerca di “clic” di consensi per evidenti ritorni economici.

A mio avviso, invece, sembra che si siano create le condizioni perché i mesi di giugno,luglio e agosto possono risultare diversi rispetto a quelli vissuti la stagione scorsa (fra le più calde degli ultimi 20 anni). Mi attendo periodi in cui il caldo, anche intenso e afoso, interesserà la nostra penisola. Lo stesso dovrebbe essere più limitato nella durata. Come diversi saranno i momenti in cui prevarranno le correnti più fresche provenienti dai settori settentrionali dell’Europa che riusciranno a mitigare le temperature.

Le precipitazioni, soprattutto nelle zone interne appenniniche, rientreranno nelle medie del periodo o addirittura leggermente sopra.

Il tutto determinato anche da una maggiore invadenza dell’anticiclone delle Azzorre, che sebbene porta stabilità atmosferica, a volte, in virtù della propria disposizione, favorisce l’attivazione di temporali pomeridiani sui rilievi appenninici.

L’anticiclone africano, che l’anno scorso è stato molto invadente sull’Italia, avrà modo di interessare i nostri territori portando con sé anche ondate di calore. Le stesse, però, dovrebbero essere meno persistenti e soprattutto meno presenti rispetto agli anni passati.

In conclusione: mi aspetto una stagione estiva più “sopportabile” nel suo complesso. Non dovrebbe essere annoverata fra le più calde degli ultimi anni. A periodi caldi si alterneranno fasi più sopportabili sotto l’aspetto termico. Ricordo sempre che le previsioni stagionali hanno una medio-bassa precidibilità. Vedremo nelle prossime settimane se confermare l’analisi proposta nell’attuale editoriale.

Michele Gatta 

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