RIC Bela Krajina: quando volontariato e business trovano la sintesi perfetta

L intervista di Damiano Santoriello

Continua l’esperienza in Slovenia (Erasums+) del nostro giovane concittadino Damiano Santoriello e prosegue anche la sua collaborazione con la rivista “Insieme Volontariamente“. È di questi giorni l’uscita dell’ultimo numero del periodico nel quale viene pubblicata l’interessante intervista di Damiano a Peter Črnič direttore dell’organizzazione RIC Bela Krajina e che volentieri pubblichiamo anche sul sito web di PT39.


Intervista a Peter Črnič, direttore dell’organizzazione.

Peter Črnič è l’attuale direttore dell’organizzazione RIC Bela Krajina, un’Agenzia di Sviluppo del sud-est della Slovenia che coordina gli interessi di diversi comuni e realtà locali garantendone lo sviluppo economico e sociale attraverso una serie di attività.

L’organizzazione offre sostegno alle PMI, promuove investimenti diretti al sostegno di start-up e dello sviluppo in ambito turistico; cura la gestione di musei e parchi paesaggistici ed è coinvolta nell’organizzazione di eventi di fama nazionale. Avvalendosi di collaborazioni internazionali, l’ente si è guadagnato un ruolo di spicco nel panorama sloveno.

Ci può dire come e quando è iniziato il percorso dell’organizzazione?

Ha esordito nei primi anni 2000, come semplice centro turistico locale impegnato nella attività di promozione e di sviluppo del territorio. Nel 2010, dopo svariate contrattazioni con il governo centrale sloveno, è stato adottato e finanziato dal bilancio dello Stato un nuovo programma per lo sviluppo della nostra regione (Carniola Bianca). Ne è conseguito un maggiore coinvolgimento dell’ente nello sviluppo economico territoriale, realizzatosi con un concreto sostegno agli imprenditori locali mediante la consulenza di un team di professionisti. Negli anni successivi la nostra organizzazione ha acquisito sempre più funzioni e, ripensandoci bene, forse lo ha fatto fin troppo rapidamente sull’onda dell’entusiasmo. Questa crescita travolgente impone una ulteriore regolarizzazione delle entrate da parte dei vari finanziamenti.

Come immagina il turismo in Bela Krajina tra 10 anni?

Lo scorso anno, stavamo lavorando su una strategia di sviluppo turistico per la Bela Krajina insieme ad altri stakeholder della nostra regione. E’ emerso che condividiamo opinioni molto simili ed è diventato molto chiaro che l’obiettivo comune doveva essere la sostenibilità ed il “Boutique Tourism”: i soggetti promotori dovranno impegnarsi nello sviluppare e fornire “prodotti turistici interattivi” che consentano ai visitatori di approfondire la conoscenza della nostra cultura ed il patrimonio naturale annesso, il tutto con un continuo coinvolgimento della popolazione locale. Tutto questo implica anche una destagionalizzazione dell’offerta, contestuale ad un “turnover” per gli investimenti nel turismo. Non a caso l’anno scorso abbiamo registrato un aumento del 35% dei pernottamenti.

Come mai puntate così tanto sui progetti europei come l’EVS? Quali benefici traete?

Lo SVE è uno dei nostri progetti paralleli. Come organizzazione in forte crescita, offriamo spazio ed una solida base ai giovani che vogliono cimentarsi nella realizzazione delle proprie idee. Come? Dando ampi margini d’iniziativa ai vari volontari che selezioniamo in base alle loro competenze e meriti, cercando di impiegarli nei settori a loro più congeniali. I soggetti coinvolti nei differenti progetti ricevono dall’ente l’opportunità di acquisire nuove competenze in un ambiente intellettualmente stimolante ed appagante e l’organizzazione beneficia di una visione nuova da parte di persone di estrazione culturale completamente differente dalla nostra.

Damiano Santoriello


INSIEME VOLONTARIAMENTE


IL VIDEO


DAMIANO SANTORIELLO

Damiano SantoriellointervistaRIC Bela KrajinaSlovenia