Turismo, l’Irpinia punta a far rete in un sistema di qualità

Quotidiano del Sud

La sfida di Confindustria, Federalberghi e Confartigianato.


“Si è molto parlato di qualità e turismo e di turismo di qualità. L’Irpinia potenzialmente offre tantissimo ma bisogna che questa offerta venga tradotta in un sistema di qualità, i un progetto che deve essere messo in rete”. Così il presidente di Confartigianato Campania, Ettore Mocella, nel corso della seconda tappa di “Irpinia Sistema Turistico” avuta luogo presso il convento di San Francesco a Folloni di Montella. “La nostra infatti una mappatura dei bisogni di questo territorio, ci sono energie, ma bisogna saperle incanalare” dichiara Mocella.

“Le manifestazioni di interesse saranno raccolte fino al prossimo 30 ottobre ed il prossimo appuntamento sarà a Calitri, annuncia il presidente di Confindustria Avellino Pino Bruno, che sottolinea più volte il concetto di “fare rete e di farlo qualitativamente. Per questo motivo, aggiunge, si sono messi insieme questi tre enti (Confindustria, Confartigianato e Federalberghi). L’obiettivo è quello di mettere in campo interventi di qualità per evitare quel turismo “mordi e fuggi” avvicinandosi, così ai modelli già presenti in Umbria e in Toscana.

“Confindustria è a disposizione, ribadisce Pino Bruno, e speriamo che il territorio risponda a queste agevolazioni sul turismo che anni fa non esistevano.

Gerardo Stabile, presidente di Federalberghi Avellino, sciorina numeri da raggiungere affinché vi sia velocemente un’adesione e venga immessa sul mercato un prodotto nei tempi rapidi richiesti: “Sicuramente questo progetto può dare un forte contributo alla nostra provincia. Non stiamo vivendo un buon momento, nonostante l’estate ha restituito un dato positivo nelle varie strutture. Ma il turismo è fatto di 365 giorni all’anno e, quindi, bisogna capire come intervenire ed alimentare questo sistema. L’obiettivo è quello di dare un contributo di qualità, di servizi a tutti coloro che arrivano in Irpinia.

Conclusioni affidate a Vincenzo Ascione, napoletano, consulente tecnico del progetto: “Abbiamo avuto, evidenzia, un confronto con Tour Operator e vari imprenditori nazionali sul pacchetto Irpinia, e tutte le risposte sono state positive, ma solo a determinate condizioni. Tutte le testimonianze del turismo irpino riportano sempre la stessa lamentela: la mancanza di strutture adibite al pernottamento degli ospiti, l’Irpinia ha molto da offrire- dichiara- ma è male organizzata.

Il Quotidiano del Sud

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