Libertà per Assange, senza libertà di stampa anche la democrazia muore

di Gino Di Capua

È da tempo che mi chiedo che fine abbia fatto l’ottimo giornalista Julien Assange fondatore di WikiLeaks… Nel 2010, in seguito alle rivelazioni di WikiLeaks su come gli Stati Uniti e i loro alleati stavano conducendo la guerra in Iraq e Afghanistan, Assange acquistò grande notorietà. Il giornalista fu denunciato per aver compiuto il suo dovere divulgando crimini di guerra tenuti segreti, e quindi rappresentava una minaccia per l’equilibrio mondiale.
Assange è detenuto in una prigione inglese da più di tre anni e la sua salute peggiora di giorno in giorno. Questa è una causa che dovrebbe mobilitare non solo la stampa, ma l’intera popolazione mondiale, perché è in gioco il diritto di sapere. Il governo USA insiste nel chiedere la sua estradizione. Se ciò avvenisse, costituirebbe un attacco senza precedenti alla libertà di stampa, dagli Stati Uniti, al resto del mondo. Se il Ministro degli Interni britannico autorizza l’estradizione di Julien Assange per rispondere alle accuse di spionaggio e se come è probabile, Assange venisse ritenuto colpevole, potrebbe essere condannato a una pena massima di 175 anni di reclusione.
Importanti media in tutto il mondo hanno lavorato con WikiLeaks. Le loro notizie erano basate su fatti e la loro pubblicazione era intesa solo a servire l’interesse pubblico. Questa collaborazione divenne successivamente un modello per il giornalismo investigativo a livello globale. Tuttavia, nessuno di questi media è stato perseguito dai tribunali a causa della ricezione, dell’utilizzo e della pubblicazione di tali informazioni.
Julian Assange è stato preso di mira e spiato dagli Stati Uniti. Il che equivale a una vera e propria persecuzione. La sua estradizione costituirebbe un attacco senza precedenti alla libertà di stampa, negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Con il giornalismo ormai globale, le accuse del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti rappresentano una minaccia reale per tutti i giornalisti, ovunque si trovino. Il loro unico crimine: documentare la verità.
Questi attacchi alla libertà di stampa devono cessare. Il processo contro Julian Assange sta già avendo conseguenze dannose per l’intera professione di giornalista in tutto il mondo. Ora io mi chiedo cosa aspetta il presidente Joseph Biden a ritirare tutte le accuse contro Julian Assange e il suo rilascio immediato affinché possa ricongiungersi con la moglie e i figli?
Gino Di Capua
Potrebbe piacerti anche
Commenti

Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.