Ancora piogge, freddo e neve!!!

di Michele Gatta

Da diversi giorni i “media” ci hanno annunciato la possibilità del ritorno del “Burian” sulla nostra penisola. Praticamente una seconda irruzione di aria gelida dalla Siberia, che a distanza di circa un mese, tornerebbe ad interessare l’Europa.  Un Burian bis. Un avvenimento che  risulterebbe storico e soprattutto rarissimo in un contesto di global warming (riscaldamento planetario).

In realtà una “lingua” gelida si dirigerà verso l’Europa centro-settentrionale. Ma non verso la nostra penisola.Quindi non dobbiamo parlare di “Burian 2” bensì di una fase invernale che indirettamente, e per cause diverse, interesserà il nostro territorio. Solo in una seconda fase, parte di quest’aria fredda si getterà nel mediterraneo centrale. Ma l’aver percorso diverse migliaia di km in più, ne attenuerà le termiche.

Ma andiamo per gradi.

Evoluzione:

Il mediterraneo centrale e l’Italia saranno interessati da diverse depressioni che saranno alimentate da continui afflussi freddi. Questo comporterà un fine settimana alquanto perturbato. Le temperature, dopo un temporaneo aumento, soprattutto al sud-Italia, tenderanno a diminuire. Dalla prossima settimana la depressione si sposterà lentamente verso levante e quindi richiamerà ulteriore aria fredda dai settori nord-orientali europei.

Previsione:

Sabato 17 marzo: Tempo instabile al nord-Italia e su tutte le regioni tirreniche. Avremo della variabilità sulle zone più ad est dello stivale. Le precipitazioni si presenteranno nevose sulle Alpi e sugli appennini, a quote di montagna al sud-Italia, intorno ai 1100 metri sui restanti rilievi.

Domenica 18 marzo: Su tutte le regioni avremo tempo perturbato. I fenomeni più intensi si avranno sulle regioni centro-meridionali tirreniche. Le temperature diminuiranno e la neve scenderà fin verso i 1000 metri sui rilievi del centro-nord. Sull’appennino campano ci aspettiamo fenomeni nevosi già intorno ai 1200 metri, con qualche temporaneo sconfinamento intorno ai 1000 metri.

Lunedì 19 marzo: Le temperature tenderanno a scendere ancora di qualche grado. Ci attendiamo una giornata estremamente variabile con spunti d’instabilità che porteranno qualche nevicata sui rilievi centrali anche a quote di alta collina. Più in alto sull’appennino meridionale.

Tendenza successiva: Le correnti, disponendosi da est-nord-est, faranno affluire aria decisamente fredda, che in contrasto con aria umida proveniente da sud-ovest, rinnoverà copiose precipitazioni al centro sud-Italia. La neve scenderà a quote molto basse al centro-Italia. Sull’appennino campano la quota si porterà al di sotto dei 1000 metri. In presenza di rovesci intensi, non escludiamo che la neve possa interessare anche quote prossime agli 800 metri( prima parte di martedì 20 marzo). Nella seconda parte della suddetta giornata, e soprattutto nelle prime ore di mercoledì 21 marzo, il tempo rimarrà instabile solo sulle regioni centrali adriatiche e al sud-Italia. Le precipitazioni saranno nevose a quote relativamente basse anche al sud-Italia (mediamente fra i 500-600 metri).

P.S Essendo raggiunti da aria fredda che percorrerà migliaia di km, e trovandoci in un periodo in cui la giornata si è allungata, con il sole (dove troverà maggiori spazi) sempre più caldo, le temperature previste potrebbero avere una leggera limata che potrebbe condizionare la reale quota neve.

Pertanto invitiamo tutti i nostri lettori a non perdersi l’aggiornamento che vi proporremo nella serata di domenica 18 marzo.

Michele Gatta

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