Eileen Roberts, Niles e i ricordi del Bagnoli Irpino club

A cura di Federico Lenzi

Articolo tratto da “The Niles Register” Febbraio-Marzo 2011, riporta la testimonianza di Eileen Robert nipote di bagnolesi emigrati in America all’inizio del secolo scorso.


In seguito alla segnalazione del concittadino Geppino Frasca abbiamo effettuato una rapida ricerca sul web per trovare ulteriori immagini da allegare all’articolo. In questo modo abbiamo rinvenuto una seconda testimonianza raccolta dal giornalino di Niles. Abbiamo provveduto alla sua traduzione e ve la riproponiamo nelle seguenti righe.

Federico Lenzi


Eileen Roberts,Niles e i ricordi del Bagnoli Irpino club

Articolo tratto da “The Niles Register” Febbraio-Marzo 2011.

Come ragazza cresciuta a Niles, ricordo che solevo frequentare i locali su Robbins Avenue come James Dairy, Morabito’s Market e Woodcock’s Drug Store. Per la nostra gioia in questi posti ci divertivamo con bevande alla ciliegia, frutti tondeggianti e una larga offerta di fumetti. Un altro posto interessante era il “Bagnoli Club” su Mason Street (Il “Bagnoli Club” era originariamente ubicato su Langley Street a Niles, ma nel 1932 il club venne rilocato nell’attuale location su Mason Street). Il club era perfetto per intrattenimenti come matrimoni o banchetti. Il primo piano era composto da un saloon-bar in legno e da una cucina. Il piano superiore aveva un palco dove i musicisti assunti potevano suonare una miriade di pezzi da ballo: ballate, polka, tarantelle e jitterburgs (balli frenetici). Spesso la domenica pomeriggio mio nonno indossava il cappello di paglia italiano, infilava la camicia blu-marino e mi portava al club a guardare i tornei di bocce. Mi comprava una soda Grape Nehi e io sedevo all’angolo del campo di bocce per poter assistere ai giochi. Ogni volta che un team realizzava un punto, un grido di gioia si udiva nel quartiere.

Mio nonno, Dominic Clemente, era nato a Bagnoli Irpino in Italia. Lavorava lì come manovale e nel 1905 emigrò a Niles con suo fratello Aniello Clemente, sua sorella Lucia Clemente e il marito di lei Joseph Pallante. La notizia di nuovi posti di lavoro alla fabbrica di mattoni di Niles aveva raggiunto il villaggio e rappresentava un forte incentivo ad emigrare per molti uomini. Nonno Clemente ottenne un lavoro come guardiano notturno alla fabbrica di mattoni di Niles, dove lavorò fino alla pensione. Molti degli uomini che emigrarono da Bagnoli Irpino trovarono lavoro qui.

I ricevimenti nunziali erano sempre festosi al Bagnoli Club: alcuni giorni prima dell’evento, uomini e donne lavoravano come volontari alla sua realizzazione.  Al piano di sopra, gli uomini sistemavano un lungo tavolo e le sedie pieghevoli per il pranzo. Lucidavano il bar, poi lo rifornivano con alcolici selezionati e bibite analcoliche scelte dagli sposi. Al piano di sotto, le donne iniziavano a preparare il cibo per il grande evento. Preparavano le polpette, bollivano la zuppa nunziale e il sugo. Tutti lavoravano duramente prima e durante la celebrazione, per assicurare un buon evento. Si assicuravano anche che il tavolo nunziale fosse decorato al meglio per la torta nunziale e le bomboniere. Le piccole bomboniere erano solitamente fatte da confetti custoditi in una rete legata da un nastrino. Un altro souvenir popolare era una scatola di fiammiferi con l’incisione del nome della coppia e la data del matrimonio. Solo quando al volgere al termine della sera la baldoria era finita e la coppia di sposi con gli ospiti avevano lasciato il club, questi generosi gran lavoratori del Bagnoli Club si sedevano e si concedevano un pezzo di torta. Il giorno seguente, erano di nuovo lì al club per pulire e rimettere le cose in ordine. Oscar Wilde disse: “La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con se”.

Un contributo di Eileen Roberts dalla California


TESTO IN INGLESE

THE BAGNOLI CLUB As a kid growing up in Niles, my friends and I would frequent places on Robbins Avenue such as James Dairy, Morabito’s Market and Woodcock’s Drug Store. To our delight, cherry phosphates, plump fruit and a large supply of comic books were enjoyed at these places. Another place of interest was The Bagnoli Club on Mason Street. (The Bagnoli Club originally was located on Langley Street in Niles, in 1932 the club relocated to its present-day location on Mason Street.editor) The club was perfect for entertainment such as weddings and banquets. It had a full basement containing a kitchen and wooden saloon-type bar. The upstairs floor had a platform stage where hired musicians could play a myriad of numbers for dancing to ballads, polkas, tarantellas and jitterbugs.   On many Sunday afternoons, my grandfather would don his Italian straw boater hat, navy blue suit and take me to the club to watch bocce ball games. He would buy me a Grape Nehi soda and I sat on the edge of the bocce court where I could watch the game. Every time a team scored a point, a loud shout of joy was heard throughout the neighborhood. My grandfather, Dominic Clemente, was born in Bagnoli Irpino, Italy. He worked there as a laborer and in 1905 traveled to Niles with his brother, Aniello Clemente, sister, Lucia Clemente and her husband, Joseph Pallante. News of available work at the Niles Fire Brick Company had reached their village and was a strong incentive for many men to move. Grandpa Clemente obtained a job as a night watchman at the Fire Brick Company where he worked until retiring. Many men who traveled from Bagnoli Irpino held jobs there. Wedding receptions were always festive at the Bagnoli Club, days before the event, men and women of the club volunteered to make this event possible. Upstairs, the men set up long tables and folding chairs for the afternoon meal. They polished the bar and stocked it with selected alcoholic and soft drinks the bridal couple had chosen. Downstairs, the ladies began food preparation for the big event. They rolled meatballs and simmered wedding soup and tomato sauce. Everyone labored very hard before and during the celebration to ensure a smooth social event. They also made sure the bridal table was beautifully decorated for the wedding cake and bridal favors. The small favors were usually made up of Jordan almonds secured in netting with a ribbon tie. Another popular souvenir was a match book engraved with the couple’s names and marriage date on it. Only when at the very end of the evening after the merriment had ended, the bridal couple and guests had left the club did those unselfish, hard-working Bagnoli Club men and women sit down and have a piece of cake. The following day, they were back again at the club to clean up and put things in order. Oscar Wilde said, “Memory is the diary that we all carry about with us.” Contributed by—Eileen Roberts from California

(da Fuori dalla Rete, Maggio 2019, anno XIII, n. 2)


LE FOTO INVIATE DA GEPPINO FRASCA

 

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