Pagliacci (Opera di Ruggero Leoncavallo, 1892)

di Luciano Arciuolo

Dopo un periodo di convulsa attività politica e parlamentare, il governo ha finalmente:

  • Approvato la legge finanziaria. Così da 31 dicembre altre 900.000 famiglie, private del Reddito di Cittadinanza, cadranno nella miseria. Questo dopo che la Meloni ha detto, per mesi, che la Finanziaria era dedicata a imprese (meno tasse, anche per le compagnie petrolifere che hanno fatto i miliardi) e famiglie (ma quali?).
  • Approvato il nuovo Patto di Stabilità Europeo che, fatto passare come un nostro successo, di fatto priverà l’Italia di circa 15 miliardi l’anno. Una vera purga (E’ vero: la destra ha sempre avuto familiarità con l’olio di ricino, ma stavolta lo daranno a tutti gli italiani…).

  • Bocciato il MES. Per la verità la Meloni, a causa di una “provvidenziale” influenza, non ha partecipato al voto, ma Salvini ha esultato per lo schiaffo dato all’Europa. Dimentica che l’Europa stessa, negli ultimi 10 anni, ha comprato a interessi quasi nulli 700 miliardi di debito italiano e ci ha concesso 200 miliardi di PNRR. Senza questi interventi oggi noi saremmo alla frutta e non avremmo neanche un centesimo da investire, ma come si fa a spiegarglielo? Viene da dire, come nell’opera del titolo, “Ridi, pagliaccio!”. L’Italia ha fatto, col MES, una colossale figura di merda, sacrificando la nostra credibilità sull’altare di un “sovranismo all’amatriciana”, come qualcuno lo ha definito. Non ci dovremo meravigliare, allora, se in futuro l’Unione Europea sarà meno comprensiva con l’Italia, rappresentata da questi soggetti.

Ce la faranno pagare, in Europa, certo. E avranno ragione. Ma lo scopo dei pagliacci è solo quello di far ridere, qualunque siano le conseguenze.

Fanno ridere, questa è proprio la verità. Come quando hanno accolto un loro simile, Elon Musk, che si è presentato sul palco di Atreju (la festa di Fratelli d’Italia, tanto “d’Italia” da scegliere un nome incomprensibile alla maggior parte degli italiani, per la loro festa) con il figlio più piccolo sulle spalle. Non fosse stata una festa di pagliacci, avrebbero dovuto chiamare la polizia: infatti Elon Musk ha avuto uno o più figli con la maternità surrogata che, per volere proprio di Fratelli d’Italia, è diventata un reato universale. Hanno, quindi, ospitato uno che, per loro, è un criminale. Ma è ricco e famoso, quindi non si poteva che fingere. Poi si è saputo che Elon Musk si droga, ma non hanno detto niente, come quando l’uomo più ricco del mondo ha licenziato migliaia di dipendenti.

Oppure come quando hanno fatto finta di niente vedendo centinaia di fascisti fare il saluto romano. La Digos del Ministro Piantedosi ha identificato, più di un mese fa, uno che inneggiava all’Italia antifascista, mentre di questi cretini (che hanno commesso un reato!) si è solo vista il film.

Non solo: questo governo ha inventato 15 nuovi reati (dall’organizzazione di rave party all’occupazione arbitraria di immobile, per finire con il carcere per mamma e figli se la mamma fa accattonaggio), contribuendo a riempire le carceri e a far suicidare i reclusi, ma poi ha cancellato (con l’altro pagliaccio, quello di Rignano) il reato di abuso d’ufficio per i politici, spalancando le porte al malaffare e alle mafie.

Ultima scena, che avrebbe fatto ridere anch’essa, se non fosse stata violenta: le manganellate agli studenti delle superiori che chiedevano di essere ascoltati, prima che la riforma delle loro scuole arrivi ad essere discussa e approvata. Ma il Ministro Valditara, che era un oscuro funzionario prima di essere fulminato dall’ardore leghista (ancora oggi porta al bavero della giacca la miniatura di Alberto da Giussano), è convinto di poter fare da solo. Se poi qualcuno lo contesta, egli può sempre chiedere aiuto al collega di governo e di partito, ministro dell’Interno Piantedosi, e far distribuire mazzate a studenti quasi tutti minorenni e a faccia scoperta.

Luciano Arciuolo

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