Porcate

di Luciano Arciuolo

Sui manifesti elettorali si dicevano “pronti”. E lo erano. A vincere le elezioni e poi a fare cappotto, nella RAI (Mediaset è sempre stata cosa loro) e nelle aziende a guida pubblica. Ma al governo, poi, si sa, è un’altra storia: i Ministri sono uomini e, come tali, possono sbagliare. E non parlo del ministro-cognato Lollobrigida che, volendo evitare di passare per nazista, ha dovuto ammettere di essere “ignorante”.

Sembra aver sbagliato tutto, ad esempio, il Ministro Fitto, responsabile dei fondi europei del PNRR. Prima ha mandato via tutti i tecnici nominati da Draghi, poi ha cominciato a sostituirli con uomini suoi, poi… poi niente. Si è fermato tutto. Così l’Italia rischia di perdere quasi 150 miliardi di euro, che dovevano servire a rilanciare l’economia del dopo-Covid e a modernizzare il paese.

Non ha sbagliato nulla, invece, il Ministro leghista Calderoli (ex dentista, ma a giudicare dal sorriso non era neanche granché…).

La sua missione infatti, non da ora ma dal 2001, quando era Ministro di Berlusconi, è sempre stata quella di sottrarre soldi al Sud per darli al Nord (scusatemi il linguaggio diretto). E ci riuscirà, se e quando il suo progetto di Autonomia Differenziata sarà legge.

Dunque: Calderoli cominciò nel 2001, quando, per distribuire i fondi per la Sanità, per l’assistenza, per l’istruzione, per l’Università… si inventò il cosiddetto criterio della “spesa storica”. Si tratta di questo: se tu, Regione o Comune, l’anno scorso hai speso una certa somma per la Scuola, lo Stato ti dà anche quest’anno almeno la stessa cifra; se tu hai speso zero, però, anche quest’anno riceverai zero. Con questo trucco, per capirci, il Sud da più di vent’anni riceve meno di un terzo dei fondi del Nord, ad esempio per gli asili nido: perché se tu già ce l’hai, con i soldi dello Stato puoi aprirne un altro; se non ne hai, continuerai a non averne.

Nel 2006, lo stesso Calderoli ideò una legge elettorale (abolendo le preferenze) che lui stesso definì “una porcata” e che passò alla storia come “Porcellum”, appunto.

L’Autonomia Differenziata è la sua terza porcata.

Con essa, infatti, il Sud perderà, secondo gli esperti, qualcosa come 62 miliardi di euro l’anno di fondi statali, a vantaggio del Nord. Il solo settore della Scuola perderà, nelle nostre zone, 2 miliardi l’anno, mentre la Sanità pubblica potrebbe semplicemente collassare.

A questo punto mi vengono tre domande, sia pure disconnesse tra loro:

  • Se una madre ha due figli, uno ricco e uno povero, quale sceglie di aiutare?
  • Ma davvero il governo avrà il coraggio di barattare il Presidenzialismo alla Meloni con l’Autonomia Differenziata alla Calderoli, fregandosene del Meridione?
  • Come si può definire uno che fa solo “porcate”?

Luciano Arciuolo

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