Elezioni, per provare a ripartire

di Gino Di Capua

Vorrei tentare di guardare con un po’ di serenità, se non di ottimismo, alle elezioni che si terranno fra poco più di un mese nel nostro Comune e che porteranno alla proclamazione del nuovo Primo Cittadino.


Nonostante la delusione avuto con il governo comunale precedente, non voglio cedere al pessimismo. Mi rifiuto di credere di essere scesi talmente in basso da non riuscire ad eleggere un valido sindaco per il nostro paese.

Le elezioni che vivremo inizio ottobre ci daranno la possibilità di ricrederci. E saremo noi, soltanto noi i responsabili della direzione che prenderà nel prossimo futuro Bagnoli Irpino. È una responsabilità pesante, ma esaltante.Pochi giorni fa, in risposta a un’articolo postato sul sito di PT39, mi sono cullato nel “passato remoto”, scrivendo che noi BAGNOLESI ERAVAMO PRIMI…Eravamo primi nell’insegnamento. Certamente le prime scuole “multietniche” dell’Irpinia. Quanti alunni provenienti da Nusco, Montella, Lioni, Sant’Angelo, Conza… e dalle campagne limitrofe, hanno imparato a ben leggere e contare sui banchi delle nostre aule?L’ Irpinia tutta ci guardava con invidia: Bagnoli Irpino significava stile, classe, eleganza, gioia di vivere!

Il marchio “Bagnoli” era sinonimo di eccellenza in tutti i campi.Eravamo primi per la qualità di vita. Quale paese vanta una così bella piazza? Sarebbe più giusto chiamarlo “salotto”.Eravamo primi per turismo. E d’altronde chi potrebbe mettere in dubbio la bellezza di Lago Laceno? E le nostre centinaia opere d’arte e archeologiche esposte a testimoniare la bellezza del nostro passato?! …ERAVAMO PRIMI IN IRPINIA!!

Sono dell’avviso che diventare sindaco resta ancora il più bel mandato che una persona possa aspirare nel suo paese. Ovviamente non chiedo a chi avrà l’onore e l’onere di indossare la fascia tricolore di riportarci ai fasti del passato, ma chiedo e forse pretendo di smuoverci da quei umilianti posti di bassa classifica che Bagnoli Irpino occupa oggi.

Un grande progetto politico può nascere a Bagnoli…un progetto che si fonda sulla responsabilità reciproca  delle persone. Un obiettivo quindi il cui possibile conseguimento dipende dalle virtù umane che soggiacciono al buon agire politico: “la giustizia, l’equità, il rispetto reciproco, la sincerità, l’onestà, la fedeltà”! La menzogna e la doppiezza sono difetti paralizzanti che a corta scadenza uccidono la fiducia.

Ora bisogna solo credere e aver fiducia nell’ “ELETTO” e sperare in una sua squadra solida, capace e desiderosa di mettere le competenze e l’energia collettiva al servizio del nostro paese. La visione di sviluppo del sindaco deve essere sempre orientata al miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita dei suoi cittadini, favorire l’inserimento professionale e al fine di fermare le partenze, spesso definitive, dei nostri giovani, adoperarsi a realizzare posti di lavoro per il loro futuro.

Un buon sindaco, come un direttore d’orchestra che durante l’esecuzione del brano individua le imperfezioni dei suoi musicisti, deve prendere il tempo di discutere per capire cosa c’è che non va per porvi rimedio e mettersi nei panni degli ascoltatori per sapere esattamente cosa ascoltano dal concerto dai rispettivi posti. È infatti essenziale che NESSUNO dei suoi concittadini si trovi in ​​un punto sordo nella vita sociale. Ma dovrà essere anche un buon medico che si prende il tempo di esaminare il suo paziente (il paese) prima di fare una diagnosi, in modo da non trattare solo i sintomi superficiali, ma le cause alla radice della malattia.

A parer mio…e lungi da me dare consigli, il sindaco, una volta eletto, dovrebbe scrollarsi di dosso L’AFFILIAZIONE POLITICA sua e della sua maggioranza e pensare esclusivamente di salvaguardare con coraggio e onestà intellettuale il bene comune, anche se può comportargli decisioni impopolari.

Eleggiamo dunque, per il nostro Bagnoli, un Primo Cittadino che sappia dare impulso allo sviluppo economico locale, attirando il turismo sul territorio, (la natura ci ha gratificato di questa possibilità) che abbia il senso del contatto, che sia responsabile, aperto e accessibile alla contraddizione, al dibattito, al dialogo; che sappia amministrare facendo attenzione ai fondi pubblici,  perché sarà inevitabilmente giudicato dai suoi risultati e dal suo bilancio.

I candidati che pubblicizzano di migliorare immediatamente la vita delle persone con il loro programma sono solo dei demagoghi.

Infine, rinnovo il consiglio che diedi, tre anni fa, al precedente sindaco:  barattare la poltroncina del suo bureau con una una sedia di legno dalla spalliera alta e verticale, per ricordare a sé stesso che a tener la schiena dritta si fa un po’ fatica, ma poi ci si abitua, e spesso si viene ripagato con il rispetto e l’amore dell’intera collettività Bagnolese.

Gino Di Capua

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