Il mare in cartolina

Luciano Arciuolo

Il mare in cartolina (Isabella Iannetti, 1970)

“Io quest’anno il mare l’ho veduto solamente in carolina…”. Così cominciava la canzone del titolo. E così hanno cantato, quest’anno, anche i milioni di italiani che non si son potuti permettere qualche giorno di mare.

Perché, se il 95% delle spiagge raggiungibili sono assegnati a concessionari (che pagano poco più di un euro a metro quadrato allo Stato e sono, oltretutto, difesi da Meloni, Salvini, Tajani, Santanchè ecc.), e se un ombrellone e due lettini si possono affittare, in media, solo per 80, ma anche 100 euro al giorno, si capisce come gli italiani che sono andati al mare sono stati, quest’anno, almeno il 25% in meno dell’anno scorso.

Quelli che gestiscono le spiagge italiane, e che pagano una miseria allo Stato, sono una categoria iperprotetta dalla destra, capitanata da veri e propri delinquenti (non serve fare i nomi) che, probabilmente mirano ad avere una clientela esclusivamente straniera. Così gli italiani (che in pratica galleggiano sul mare) tra qualche anno al mare non ci potranno andare più. Ma lo slogano di questi signori non era “Prima gli italiani”?.

Non solo: certo al mare non son potuti andare quelli a cui il governo ha tolto il reddito di Cittadinanza. Ma non lo ha visto neppure la stragrande maggioranza di chi lavora. MI spiego: la destra al governo non vuole il salario minimo a 9 euro l’ora.

Ma sapete che significa un salario minimo a 9 euro lordi l’ora? Significa uno stipendio lordo mensile di 1500 euro. Cioè uno stipendio netto di poco più di 1100 euro al mese. Veramente pensate che uno che guadagna 1100 euro al mese può permettersi di pagare 50 o 100 euro al giorno per un ombrellone?

Salvini, Meloni e Tajani possono permettersi di pensare di sì, perché non sanno quanto costa un litro di latte, un chilo di pasta, un pacco di biscotti. Chi lo sa, sa anche che questi prodotti, in pochi mesi, sono aumentati del 50%, mentre lo stipendio è rimasto lo stesso. E chi ce l’ha, uno stipendio, è fortunato.

Allora la domanda è: a quali italiani pensano questi, quando dicono che al centro dei loro pensieri ci sono gli italiani?

Luciano Arciuolo

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