L’Acellica in tandem con l’amico Pasquale Sturchio

di Angelo Capone

La poesia “Perciò ti amo” del poeta della maturità, prof. Pasquale Sturchio, trae le sue origini da due   escursioni dirette al Monte  Acellica e alle sorgenti basali situate in territorio  montellese. Era mia intenzione fare  omaggio  a Pasquale mediante foto dell’Acellica presentate con il solo intento di evidenziare i luoghi delle escursioni, lasciando alla sensibilità di ognuno l’interpretazione degli scatti già pregni di notevoli valenze evocative oggettive. Poi, per dare a tutti la possibilità di decodificare, ho deciso di fare delle note descrittive, integrative degli scatti e capaci di consolidare il ricordo indelebile dell’ascesa – scalata, anni ’80 , alla cima Nord (1660m slm) – a partire da Colle finestra – e di permettere al poeta di evidenziare- decodificare anche la sua sensibilità di ambientalista espressa magistralmente nei nervi rievocanti: “Questa notte illune di 1° maggio/Un verde lussureggiante in un azzurro accecante / il giallo cocente del sole riflesso in uno specchio d’acqua cristallina / Cattedrale gotica fiammeggiante svetti nel cielo di cobalto” nella suddetta poesia “Perciò ti amo”, io sono stato solo compagno di ascesa verso quella Cima Nord che permette, altresì, di guardare il Ninno, “Lo Nenne”, dall’alto. Pasquale era quello che si può ancora oggi definire un “CattoCom”.

Celeca! Ambiente naturale dall’immenso valore evocativo, da conservare e salvaguardare senza se e senza ma “nella sua integrità assoluta” per le future generazioni.

La lirica ambientalista, sul “Celecone degli avi”, del compianto Pasquale Sturchio: ascesa alla cima nord della Celeca (1660m slm) – cattedrale gotica fiammeggiante -nel mentre il primo sole contro mi permette di scattare un’immagine alpina del giovane prof. Pasquale Sturchio posizionato nell’erba felasca tinta nell’oro riverberato dai raggi solari, con a Oriente il suo Cervialto-Laceno ed a WSW il Varco del Pistone e l’Infrattata di Giffoni V. Piana.

Dalle pendici basali del monte Piscacca (sul versante più occidentale che delimita e caratterizza l’orografia del massiccio del Cervialto) dopo aver atteso una magica alba autunnale, col sole in uscita sulla cima e che illumina già Bagnoli Irpino in primo piano, è stato possibile osservare e fotografare uno scorcio panoramico di notevole valenza ambientale – Parco Regionale dei Monti Picentini (Appennino Campano) – evidenziata in una bellissima successione di cime dell’insieme corrugato che va da Bagnoli-Croci d’Acerno, passando per la dolomitica Acellica, le Maote- Salvatore e Sassetano fino al più alto monte Terminio visibile all’orizzonte più distale sulla destra della foto, dove, nella fascia pedemontana, si distende l’abitato di Montella.

Nella foto, volutamente particolareggiata sull’abitato di Bagnoli Irpino felicemente ubicato sull’area terrazzata antistante l’acclive bordo occidentale Piscacca-Caliendo, si può verificare la posizione della casa del prof. Pasquale Sturchio tra la Torre dei Cavaniglia e la Chiesa Madre e, quindi, la visione dell’Acellica col suo Ninno e lemantistanti gradonate cime della Savina, Savinella e Tesoro – Cocuzzi. Tale sublime vista ha ispirato il poeta Sturchio per la definizione della lirica ambientalista espressa nella poesia “Perciò ti amo”: Cattedrale gotica fiammeggiante svetti nel cielo di cobalto. La Celeca, dalla cresta aguzza e con la guglia del Ninno centrale, diventa sintesi e metafora del divino rappresentato nella cattedrale gotica.

Angelo Capone

Perciò ti amo

Strana primavera si respira…

Questa notte illune di 1° maggio!!!

C’ inoltriamo nel bosco

c’ inerpichiamo su per la montagna!

∗ 

Indicibile il brivido che ci attraversa

Qualcosa di fresco anzi di antico!!!

Un’ odore di estate precoce

prim’ ancora che le ginestre

ingialliscono!

Caldi colori ci penetrano…

Un verde lussureggiante in un

azzurro accecante!

il giallo cocente del sole

riflesso in uno specchio d’acqua

cristallina!!!

∗ 

Cattedrale gotica fiammeggiante

svetti nel cielo di cobalto!

Il mio… spirito in te si eleva

oh diletta fanciulla! Sei il mio

Totem!!!

∗ 

Pasquale Sturchio

(da Fuori dalla Rete Marzo 2024, anno XVIII, n. 1)

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