L’ordine dei Mattei

di Luciano Arciuolo

Tre mesi fa si e tenuto a Bruxelles una riunione di primi ministri. La Meloni ci e andata, tra l’altro, per parlare di migranti ma non ha “battuto i pugni sul tavolo”, come per anni ha promesso di fare. In qualche foto sembrava addirittura non sapere dove sedersi. Bene: all’argomento migranti (rinviato) sono state dedicate solo poche chiacchiere (e ho detto tutto), anche perché, di fatto, l’Italia non ha fatto alcuna proposta, visto che il governo non ha la minima idea su come affrontare il problema. Ha aumentato le pene agli scafisti e messo il bastone tra le ruote alle navi umanitarie, ma gli sbarchi sono aumentati a dismisura. Ma perché l’Europa ha ignorato la Meloni?

Qualche considerazione.

All’atto della formazione del governo attuale, Matteo Salvini sbraito a lungo perché voleva il Ministero degli Interni. Voleva ricominciare a difendere i confini. Non riuscendo a dire da chi li voleva difendere, questi confini (da San Marino?), il Ministero lo diedero ad un altro Matteo, quel Piantedosi che era stato il Capo di Gabinetto (il braccio destro) di Salvini. Ma negli ultimi anni ai Matteo non sta andando tanto bene, evidentemente. Così l’ultimo Matteo della serie, Piante-dosi appunto, ha continuato a fare i disastri del suo ex (?) capo. A pagare, pur-troppo, furono un centinaio di innocenti, morti a poche decine di metri dalla spiaggia di Cutro. Ma di questo abbiamo già parlato anche troppo, forse. Ciò che voglio sottolineare qui e un’altra cosa. E’ l’ipocrisia che si e fatta politica, in questa tragedia.

Il 9 marzo scorso il Governo si riunì a Cutro. Nessun componente dell’esecutivo ebbe la decenza e il coraggio di andare a visitare le bare dei morti o i loro parenti. E fare il karaoke la sera stessa, al compleanno di Salvini, non fu certo un atto di coraggio, ma solo mancanza di vergogna. Ma il coraggio, come diceva Manzoni, se uno non ce l’ha non se lo può dare. Intanto pero , a Bruxelles, si erano riuniti, lo stesso giorno, 26 ministri degli esteri per discutere, appunto, di migranti. Ebbene, il nuovo Matteo non ci e andato, perché c’era il Consiglio dei Ministri a Cutro. Ma come, dopo aver aspettato quindici giorni, il governo si deve riunire proprio mentre l’Unione Europea discute di migranti?

Il fatto, però, e che nemmeno il primo Matteo, Salvini cioè, quando era Ministro degli Interni, e mai andato a queste riunioni. Non ci e andato per ben 22 volte. Non ci e andato nonostante continui a dire, da sempre, che del problema si deve fare carico l’Europa. E non ci e andato solo per poter continuare a dire che del problema si deve far carico l’Europa!

Certo: l’Europa si deve far carico del problema. Ma mentre decide come, noi italiani abbiamo anzitutto il dovere di salvare chi sta annegando a pochi metri dalle nostre rive e, in secondo luogo, di partecipare a queste riunioni che servono a decidere come l’Europa deve intervenire. Ma evidentemente cambiando l’ordine dei Mattei il risultato non cambia.
Intanto, pero , quando poi sbraitiamo o ci lamentiamo (e facciamo solo quello), nessuno ci prende sul serio.

Luciano Arciuolo

(da Fuori dalla Rete Agosto 2023, anno XVII, n. 2)

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