PUC “benedetto – maledetto” PUC

di Geppino Frasca

Era il 1979 quando ho sentito per la prima volta questa parola (allora semplicemente piano regolatore del Laceno). Quando smisi di fare il cameriere andai a lavorare (sempre nei fine settimane) alle seggiovie è stato li che ho conosciuto l’ingegnere Franco Giannoni con il quale avevo allacciato ottimi rapporti anche perché in quei tempi muovevo i primi passi nell’impiantistica elettrica e ricezione del segnale televisivo, ricordo che passavo giornate intere sul tetto del residence per prendere qualche riflesso di segnale Tv.

A distanza di 43 anni nulla è stato fatto, nulla è cambiato, nel 1985 avevo chiesto un pezzo di terra per l’installazione di un ponte ripetitore TV (l’amministrazione doveva solo portarmi la corrente) al resto avrei provveduto io, la risposta che l’ufficio tecnico mi diede è che non c’era il Piano Regolatore e quindi niente da fare.

In seguito con l’aiuto del Ing. Giannoni feci domanda per avere una striscia di montagna (un ettaro)adiacente all’impianti di risalita (a destra del maneggio) per impiantare una sciovia (dovevo smontare quella che era impiantata a Verteglia con piloni in ferro e quasi mai funzionante) presentato il progetto l’ufficio tecnico mi comunicò che non c’era il Piano Regolatore e quindi niente da fare.

In seguito presentai un progetto per la realizzazione di una piccola pensione (progetto dell’ ingegnere Aniello Memoli) e, anche qui l’ufficio tecnico mi comunicò che non c’era il Piano Regolatore e quindi niente da fare.

Così mi arresi… apri un negozio a Bagnoli, alcuni miei amici invece aprirono delle attività ambulanti (noleggio sci-biciclette- motorini ecc.) se la sono vista brutta, quando faceva freddo lavorare in quelle condizione era terribile, molti hanno chiuso, qualcuno è rimasto e con enormi sacrifici hanno portato avanti l’attività ma, sempre “combattendo” con l’ufficio tecnico per i vari permessi e occupazione di suolo pubblico, perché appunto non c’era il  Piano Regolatore.

Se ricordo bene ci sono stati negli anni vari progetti per cui qualcosa si è fatto ma, quasi tutti sono stati realizzati costruendo cattedrali nel deserto, penso alle casette in legno vicino al parcheggio degli impianti di risalita (mai aperte), al Casone, al locale polifunzionale vicino alla Lucciola ecc. ecc. I motivi di questi fallimenti sono di diversa natura secondo me perché le varie amministrazioni pur pensando di fare delle cose buone non avevano chiaro un progetto futuristico del Laceno anche perché non avevano realizzato un Piano Regolatore.

Visione futuristica questa è la parola chiave…l’unico ad avere avuto questa visione è stato Tommaso Aulisa il Laceno l’ha fatto lui, certo, erano altri tempi dove era più facile amministrare ma, la visione c’era e lui aveva in testa già il risultato finale (vedi vecchie cartine pubblicitarie), successivamente ci sono state tante amministrazioni qualcuna mediocre qualcuna sufficiente e qualcuna buona ma, mai (fatemi passare il termine) “geniali” unite maggioranza e minoranza (su questo argomento) per lo sviluppo del paese, pur mettendo la mano sul fuoco sul’ integrità morale di tutti gli amministratori (e per alcuni anche tutte due) non capisco come dicevo prima quali siano stati i problemi perché sono passati tanti anni… .

Io onestamente non capisco perché… e, quali sono stati gli “intoppi”(se così li vogliamo chiamare), certo chi come me non è mai salito sugli scranni di via Roma non è addentro alla questione e, mi piacerebbe che qualcuno nel prossimo numero di “Fuori dalla Rete” me lo spiegasse… (in parole povere). Attualmente sulla piana viviamo in un caos commerciale totale ognuno fa quello che vuole e dove vuole insomma “Anarchia totale”.

Quanta gente è andata via da Bagnoli perché non trovava spazio e opportunità?

Forse siamo arrivati al dunque il 15 Giugno C.A. su richiesta di Palazzo Tenta questa amministrazione ha presentato in via generale il “benedetto-maledetto” PUC aspetto adesso di sapere in modo un po’ più dettagliato l’intero progetto sperando in una fattiva collaborazione di tutti gli attori in gioco,(minoranza, Tecnici locali e associazioni).

Giuseppe “Geppino” Frasca 

 

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