Torna la Pasquetta in montagna dopo due anni di divieto. A Laceno sold out

Rassegna stampa

Quest’anno sarà una Pasqua di rinascita per le attività di ristorazione. Che si parli di Terminio o di Raiamagra gli imprenditori del settore sono in fermento. Dopo due anni di vuoto assoluto e chiusure totali, quest’anno ci si prepara ad una Pasquetta diversa grazie, ovviamente, alla fine dello stato di emergenza e alla percezione che la pandemia stia finalmente lasciando spazio alla normalità.

«Lo scorso anno a Pasqua e Pasquetta siamo stati a casa – ricorda Giovanni Nigro dello storico ristorante “Il Fauno” di Laceno. Ora, finalmente, assistiamo ad un’inversione di marcia».

Il segnale arriva dalle tante richieste di prenotazione che sono già arrivate per occupare gli oltre 100 tavoli del ristorante della famiglia Nigro: «Il telefono squilla continuamente – spiega -. Si tratta di clienti che sondano in vista della Pasquetta. Le prenotazioni ufficiali non sono ancora partite perché tutti, ovviamente, aspettano di verificare anche le condizioni meteo».

Anche in questo, dunque, ci sarà un ritorno alla normalità: «Prima del Covid il tempo era il nostro unico pensiero – aggiunge Nigro – solo in base a quello venivano meno le prenotazioni. La pandemia ha cambiato tutto, ma ora è tempo di normalizzarci». Per il ristoratore, infatti, quello di Pasqua è Pasquetta sarà solo un primo passo: «La vera speranza – dice – è che le festività pasquali siano un trampolino in vista dei mesi più caldi. Guardiamo a maggio quando ci saranno le cresime, le comunioni e le promesse di matrimonio e, poi, all’estate».

Altissima l’attenzione alle norme anti covid: «Ormai è la nostra quotidianità. Non abbassiamo mai la mascherina durante il servizio e chiediamo attenzione ai nostri ospiti. Vogliamo lavorare al sicuro e far sentire tranquillo chi viene a trovarci».

Tratto da Orticalab.it


Il Mattino del 17 aprile 2022

 

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