“Un rave ligneo e da guinness per la sagra di Bagnoli”

di Gianpaolo Iuliano

Perplesso, ma non sorpreso, di leggere sta roba post sagra. Non sorpreso perché, aimè, non mi aspetto chissà quali critiche ad un evento di cui non si ha ancora manco lontanamente l’idea di quel che è (e non quel che è stato), ma andiamo per punti:

  • La prima cosa che dovreste capire è molto semplice: la sagra non è più quella di 10/15 anni fa. Attualmente, è uno degli eventi più conosciuti ed attesi dell’anno, con gente di altre province/regioni che mi chiede informazioni già a Luglio/agosto (e non parlo di parenti o amici). Come è ovvio che sia, quando un evento diventa così grande, tutto il contorno diventa estremamente complesso da gestire ed organizzare. Dovreste imparare da chi continua, nonostante tutto, ad organizzare e gestire un evento così grande, senza porre sempre e solo l’accento sulle criticità che ci sono. Bagnoli questo è, so 20 vie e 2/3 spiazzali.
  • Legandomi al punto 1, ho letto di “Coro Ligneo” e di mancanza di esposizione dell’arte che il paese ha da offrire. Ebbene, io vorrei capire quale pazzo aprirebbe al pubblico un monumento dal valore così grande da valere più dell’intero paese stesso (ma su questo, ho molti dubbi che sappiate di cosa parlate, dato che voi l’arte manco sui libri l’avete vista. Ovviamente, chi ha frequentato luoghi sacri, o almeno ha visto ciò che realmente abbiamo, sa ed è escluso da questo discorso). Trovo davvero “divertente” leggere in giro discorsi che buttano l’arte in mezzo senza sapere che, anche la più semplice goccia d’acqua/vino su monumenti del genere potrebbe significare una tragedia dal punto di vista artistico. Ma, aimè, anche su questo non mi aspetto che capiate, dato che l’ora di storia dell’arte (a scuola, per voi) era l’ora delle barzellette.
  • Questione bagni. Su questo potreste trovarmi d’accordo con voi (stranamente) perché effettivamente la situazione era abbastanza vomitevole. Dobbiamo, però, ricordare che all’indomani della festa, ho visto gente lamentarsi (giustamente) ed ho visto altrettanti addetti alle pulizie partire ed andare a togliere la peggior schifezza dalle strade. Per l’anno prossimo, proporrei di mettere secchio, acqua e spazzolone in mano a questa gente e nasconderli nei vari vicoli del paese, in modo tale che quando qualcuno arriva per fare i suoi bisogni, c’è già l’addetto alle pulizie che toglie tutto (sono ironico, meglio specificare). P.S. io nel bagno ci sono andato molto spesso sulla serra e, con enorme sorpresa, ho potuto constatare l’ottima organizzazione fatta riguardo questo aspetto. Non potete pretendere che la gente sia educata perchè, molto spesso, non lo siete neanche voi.
  • Ultimo punto: IL RAVE. Ahhh, che bellezza, che benessere sentire lamentele su questo (e sulla posizione del Rave stesso). Avendo 27 anni, credo di aver vissuto abbastanza sagre da poter dire che non è l’età della gente ad essere il problema, bensì la mentalità ed il rispetto (cosa che non si acquisisce sempre con il tempo, anzi spesso si peggiora). Negli anni passati, ho visto gente ballare, bere, e fare un casino infinito sulle scale della chiesa, lasciando addirittura assorbenti su quelle scale. Quest’anno sono state chiuse (e direi giustamente) per evitare tale scempio. Tuttavia, anche in questo caso non potete aspettarvi che la gente sia rigorosa e che rispetti un luogo che acquisisce più o meno importanza a seconda della “fede” di una persona . Gli altri anni le scale erano viola, ora stiamo ad analizzare quelle poche bottiglie andate oltre la recinzione. Bene così.
In chiusura, posso solo dire che trovo davvero aberrante fare polemica sul tipo di musica da proporre ad un evento. La gente è attirata dal divertimento, i giovani sono attirati da quello. Le tarantelle c’erano, ci sono e ci saranno, esattamente come questo vostro senso di schifo nel vedere le cose andare bene. Buon 1956 (di nuovo).
P.S. invece di parlare e sentenziare su cosa non viene più fatto, parlate con chi quelle cose le faceva (tronco di castagne, vi basta?). Io lo faccio molto spesso. Fidatevi, potreste rendervi conto di tante cose che, ipotizzo, la vostra mente manco sfiora.
Gianpaolo Iuliano
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